Associazione Fassa contro la possibile chiusura dell'Ospedale di Cavalese
ASSOCIAZIONE FASSA
MARTEDì 15 LUGLIO
Preso atto che i giorni passano dalla presunta decisione dellʼAssessore Borgonovo
Re in merito allʼeventuale chiusura del reparto ostetricia dellʼospedale di Cavalese (“sotto
osservazione”, probabilmente per tastarne le reazioni), la Val di Fassa, con il suo
rappresentate ladino Beppe Detomas, non ha ancora avuto il coraggio di esprimere una
ferma opinione per evitare che questo fondamentale servizio venga tolto a tutta la sua
comunità.
Facciamo i nostri complimenti a chi, nonostante faccia parte della maggioranza, assessore
Gilmozzi e il consigliere Lozzer, non hanno avuto timore di esprimere il proprio dissenso,
esternando motivazioni più che valide a dispetto di chi deve decidere, ma a favore di chi
deve fruire del servizio, ossia il CITTADINO, colui che devʼessere rappresentato per le
esigenze di territorialità e non per quelle del voto. Delude e fa riflettere il fatto che chi è
stato eletto per rappresentare la nostra Valle preferisca il silenzio rispetto al far valere i
diritti di chi gli ha dato la fiducia. Abbiamo compreso benissimo il progetto dellʼAssessore
Borgonovo Re, che sicuramente ha del buono.
Tutti desideriamo centri specializzati che garantiscano la migliore assistenza sanitaria e
d'altronde con tutte le tasse che paghiamo riteniamo che sia il giusto da richiedere alle
proprie amministrazioni e forze politiche. In uno stato moderno e al passo coi tempi come
il nostro non si accetta più di essere vessati da infinite tasse, se ad esse non corrisponde
una distribuzione di servizi basilari e dignitosi.
Allo stesso tempo è anche giusto chiedersi se questo voler centralizzare i servizi,
moncando i presidi ospedalieri delle valli, sia la soluzione giusta per una provincia che ha
due grossi centri urbani mentre il resto della popolazione è distribuito capillarmente sul
territorio nelle valli. Prendiamo ad esempio la Val di Fassa che dista 100 km da Trento. Così detto non
sembrerebbero nemmeno tanti, ma tenendo conto che siamo in montagna, quindi strade
tutte curve, traffico, neve e ghiaccio, ci si può impiegare anche un bel poʼ di tempo (se
tutto va bene 1h40min) per raggiungere il capoluogo. La soluzione dellʼelisoccorso,
prospettata da alcuni, può funzionare per singoli casi, ma non per garantire sicurezza
sanitaria per migliaia di persone.
Forse a Trento non tengono conto del fatto che in stagione la sola Val di Fassa può
arrivare a 60 - 70 mila abitanti!
Siamo consci che la questione dei 500 parti allʼanno indispensabili per mantenere
efficiente un reparto ostetricia in Trentino, sia una semplice giustificazione provinciale per
poter tagliare finanziamenti e contributi alle vallate, in un settore che invece dovrebbe essere migliorato, tenuto conto della difficile conformazione territoriale, garantendo più
sicurezza e sostegno alle madri e ai neonati.
Se lʼobbiettivo dellʼAssessore Borgonovo Re è quello di creare eccellenze per far si che i
trentini non si rechino fuori provincia a curarsi, per la Val di Fassa il suo intento fallirebbe
miseramente. Chiudendo Cavalese infatti, i Fassani si recherebbero in massa verso
Bolzano, raggiungibile in soli 50 minuti.
Si invitano quindi le amministrazioni Fassane ed il Comun General a non limitarsi ad un
mero sostegno nei confronti dellʼospedale, ma a farsi sentire a gran voce, perché la Val di
Fassa non necessita solo di circonvallazioni e impianti funiviari; la Val di Fassa è fatta
anche di persone, turisti e autoctoni, che spesso abbisognano dʼassistenza. Anche se
lʼospedale è collocato nella valle limitrofa, dobbiamo renderci conto che interessa
soprattutto alla nostra collettività, la più lontana da Trento, e dunque è giusto esprimersi
apertamente e non sottovoce, per mantenerlo efficiente e di buona qualità.
Ricordiamo infine, e non è un particolare da poco, che la Val di Fassa garantisce alla
provincia di Trento una bella fetta di PIL e dunque può permettersi di richiedere servizi
consoni alle proprie esigenze, per elevare la qualità di vita sia dei Ladini che dei numerosi
turisti che la frequentano.
Presidente Vice Presidente
Elena Testor Francesco Pitscheider