"Meno fondi per la disabilità, sono arrabbiato ed indignato"
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Giampiero Robbi
Egregio Direttore, mi permetto di inviarLe la seguente lettera a conferma di quanto riportato dalla stampa giovedì scorso sui vitalizi e la disabilità. Rabbia e tristezza hanno suscitato in me le parole di una madre di una ragazzina disabile grave che non c'è più, indirizzate al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi. In sintesi, la madre accusa la politica di concedere solo le briciole alle necessità quotidiane dei disabili, mentre si occupa di più di difendere i privilegi della casta. Scrive, infatti, la madre: "Mentre ascolto un interlocutore all'appuntamento in Comunità di Valle con altre mamme per l'ennesima volta mi sento ripetere che i fondi assegnati sono sempre meno, che le amministrazioni devono 'raschiare il barile' per garantire i servizi, che gli amministratori locali cercano di fare il possibile ma i mezzi su cui possono contare sono sempre meno? E mentre ascolto ho davanti il titolo del giornale sulla scrivania: «Rossi in difesa dei vitalizi. Userò l'autonomia per dire di no» e capisco che siamo di fronte a Davide contro Golia e che stiamo cercando di svuotare il mare con un cucchiaio". Parole che meritano una cassa di risonanza degna di questo nome, perché è davvero assurdo che il presidente della PAT dica ai quattro venti che bisogna difendere i vitalizi ma non si fa nulla per migliorare le condizioni sociali dei disabili. La politica dovrebbe occuparsi del bene comune e soprattutto degli interessi delle categorie più deboli e non 'perdere tempo' a preservare i privilegi riservati esclusivamente a se stessa. Fa bene la signora Lorenza Marchetta - a nome di tanti altri genitori - a puntare il dito contro l'inefficienza della pubblica amministrazione; fa bene ad alzare la voce e a sottolineare la pochezza degli argomenti presenti sull'agenda dei politici nostrani. Ecco perché è doveroso condividere le sue parole, affinché più gente conosca la pessima qualità di chi ci governa perché anche chi scrive queste poche righe capisce bene le difficoltà, visto che la disabilità la vive ogni giorno sulla sua pelle. Gian Piero Robbi