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Mediocredito: svendita delle quote alle cooperative? Uil e M5S chiedono trasparenza

Un'operazione poco trasparente, che fa pensare ad una vera e propria svendita, quella che la Provincia sta conducendo con la cessione delle quote di Mediocredito alla Federazione trentina delle Cooperative la quale, a fronte di un aumento di capitale da 100mila euro, acquisirebbe una grossa fetta delle quote della banca parapubblica fino a mettere in minoranza gli stessi enti pubblici, ovvero le due province e la regione che ad oggi detengono il 52%.

"Non vorremmo assistere, come per il Not, la cantina di Lavis, o per la vicenda dei vitalizi, ad un successivo strascico giudiziario anche di questa operazione, con l'eventuale richiesta di risarcimento di danno erariale per il fatto che gli enti pubblici hanno rinunciato a farsi pagare qualcosa che aveva un valore, forse di qualche milione di euro" commenta il segretario della Uil trentina Walter Alotti che sottolinea come la cooperazione abbia già "la forza economica per concludere l'operazione in altro modo, cioè comprando le quote".

A chiedere trasparenza è anche il Movimento 5 Stelle che sulla questione ha già depositato un'interrogazione: "se si pensa di raggiungere l’obiettivo di rafforzamento del ruolo di Mediocredito attraverso la sua svendita alle cooperative, che l'hanno gestito fino ad oggi con gli esiti che tutti possono apprezzare, manifestiamo la nostra totale contrarietà, nella speranza che qualche altra anima sensibile si attivi per sventare l’ennesima operazione avventata da consumarsi alle spalle di trentini e altoatesini" si legge in una nota del capogruppo Degasperi. 

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