L'ex ministro a difesa dei lupi: "C'è un piano di gestione, uccidere non serve a nulla"
Sergio Costa ha depositato un'interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell'Ambiente
Nella diatriba fra il presidente della provincia Fugatti e gli animalisti a difesa dei lupi, interviene il vicepresidente della Camera ed ex ministro Sergio Costa, che, in un post Facebook scrive: "Si parla spesso di convivenza tra animali e esseri umani, ma alle parole continuano a non seguire i fatti: in Trentino due lupi verranno abbattuti solo per aver superato una recinzione causando la perdita di alcuni capi di bestiame. Perché non si porta avanti il piano lupi che avevamo lavorato al ministero quando ero ministro? Perché la violenza e l'uccisione rimane l'unica risposta a questi problemi?”.
Costa ha così depositato un'interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell'Ambiente, affinché acquisisca ogni utile elemento, anche tramite Ispra, “per chiarire il perimetro di un'eventuale azione che, a parere nostro, sembra apportare più danni - in una zona, tra l'altro, di spazi ampi di alpeggio - che benefici all'equilibrio ambientale dell'area interessata". Inoltre, sempre il pentastellato chiede di direttamente a Pichetto Fratin di adottare ogni iniziativa per definire in maniera più stringente i confini e le modalità di interventi di tale genere. “Con le uccisioni non si risolve un bel niente. Con il controllo, la gestione, la radiocollarizzazione e, se occorre, la sterilizzazione si. No a metodi cruenti” conclude Costa.