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Martedì, 16 Aprile 2024
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Caos legge elettorale, Zeller (SVP): "Non è colpa nostra, siamo gli unici in parlamento dal 1948"

Il senatore altoatesino al programma di Radio Rai: "Il Mattarellum è l'unico sistema che ci permette di entrare in Parlamento, perchè noi ci candidiamo solo in Trentino Alto Adige". Ecco l'estratto del suo intervento

Karl Zeller, senatore del SVP, oggi è intervenuto al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, per parlare della legge elettorale saltata ieri in Parlamento per un emendamento sul Trentino Alto Adige. Se la nuova legge elettorale è stata affossata, hanno chiesto Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, è anche un po' 'colpa vostra'. “Non credo, il nostro sistema elettorale è già legge, è stato già al vaglio della Corte Costituzionale due volte, ed è uscito indenne, a differenza di altri punti dell'Italicum. Quindi noi non chiediamo altro che mantenere il sistema elettorale che è già legge”.

Perché in Trentino si dovrebbe votare in modo diverso rispetto al resto del Paese? “Perché noi da sempre al senato votiamo col Mattarellum. Alla Camera avevamo sempre il problema delle soglie delle minoranze linguistiche per l'accesso al Parlamento. Noi, come SVP, siamo l'unico partito che dal 1948 è presente in Parlamento”. E quindi? “Il Mattarellum è l'unico sistema che ci consente di entrare in Parlamento, perché noi ci candidiamo solo in Trentino”. Le dispiace, comunque, che la legge elettorale sia caduto proprio sull'emendamento per il Trentino voluto da Michaela Biancofiore? “Non è colpa nostra. Quando ho visto che i Cinquestelle si erano defilati ho pensato: questi sono totalmente inaffidabili, la colpa è loro, perché Forza Italia è stata corretta”.

Tutta colpa loro quindi? “Si è visto anche sul tabellone, loro hanno votato in modo compatto. E la cosa che mi disturba è che un Movimento come il loro parla di trasparenza e correttezza, poi presentano un emendamento come quello della Biancofiore, ritirano il loro e votano quello della deputata Fi. Questi sono giochi da Prima Repubblica!” Ieri Di Maio si è chiesto come fosse possibile che il sistema tedesco non piaccia ai tedeschi..."Queste battute - ha detto Zeller a Rai Radio1 - non fanno onore a Di Maio, lui dovrebbe sapere che il nostro territorio è diverso..."

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