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Elicottero per innevare le piste a Folgaria: la rabbia dei Verdi

"La lunga epopea del turismo trentino ha vissuto nei giorni scorsi una delle pagine più nere, che sarà difficile cancellare. A Folgaria abbiamo dovuto assistere a quello che non avremmo mai potuto immaginare"

"La lunga epopea del turismo trentino ha vissuto nei giorni scorsi una delle pagine più nere, che sarà difficile cancellare. A Folgaria abbiamo dovuto assistere a quello che non avremmo mai potuto immaginare. Per innevare un collegamento che non si sarebbe mai dovuto realizzare, la società Carosello Ski ha affidato ad un potente elicottero il compito di trasportare in quota la neve necessaria per battere una esile pista da sci. Già, perché rimarrà per sempre agli atti il voto con il quale l’8 maggio 2008 il Consiglio provinciale di Trento bocciò categoricamente con una maggioranza bulgara il collegamento tra le piste trentine e quelle venete che interessano i monti Pioverna e Costa d’Agra. Montagne belle, vissute, possibile fonte di un turismo nuovo che incontra l’ambiente, le malghe, il paesaggio alpestre, la storia che qui vide contrapporsi gli eserciti durante la Grande Guerra. Tutto distrutto, tutto sepolto, tutto deciso dall’alto". 

Inizia così la durissima interrogazione che il consigliere provinciale dei Verdi Roberto Bobarda ha depositato in questi giorni, dopo che un video ripreso dalla Sat di Folgaria ha rivelato la pratica dell'innevamento artificiale con l'elicottero in una delle zone che una volta erano tra le più incontaminate del Trentino, sfigurata con un colpo di mano del potere provinciale. Già, perché 6 mesi dopo il voto del consiglio provinciale, il presidente Dellai con la sua giunta arrivata ormai a fine corsa approvò, senza darne troppa pubblicità, il piano di sviluppo di Folgaria che non teneva conto di quanto aveva stabilito l'assemblea legislativa della popolazione trentina. E con la giunta entrante – posto in grande spolvero l’ex sindaco di Folgaria, ora assessore provinciale al commercio – ha potuto avviare quello che Bombarda definisce uno "scempio allucinante, che ha visto la realizzazione di opere che certo non cambieranno il destino sciistico dell’Altipiano. Che Pioverna e Costa d’Agra non si prestassero per l’attività sciistica l’avevano detto in molti ed in tutte le salse. Ma evidentemente sull’asse Trento-Folgaria sanno essere superiori perfino alle insidie climatiche. Ed il colmo di questa operazione scellerata è che dopo aver distrutto un territorio meraviglioso, dopo aver portato la neve con l’elicottero, questa neve sarà pagata dal “pantalone” trentino".
 
Un riferimento al fatto che la Carosello Ski è partecipata dalla Trentino sviluppo spa, società di sistema della Provincia. Significa che è la stessa Provincia che con una mano sostiene il progetto Dolomiti-Unesco e con l'altra "viola le norme scritte e non scritte sperperando i soldi – sempre meno – della collettività in azioni che faranno il giro del mondo e che faranno inorridire migliaia di persone. Bella figura ha fatto il Trentino. Grazie Folgaria! Con questo esempio di eli-innevamento hai fatto toccare alla nostra storia turistica ed all’immagine della nostra terra uno dei punti più bassi", conclude Bombarda.
 
Nella sua interrogazione il consigliere dei Verdi pone alla giunta alcuni quesiti che attendono risposta: "In base a quali norme sia stato possibile autorizzare e svolgere i lavori di eliinnevamento? A quanto ammontano i costi di trasporto con l’elicottero e di energia ed acqua per la produzione della neve artificiale e se questi costi rientrano nei costi ordinari dell’azienda oppure se saranno oggetto di un nuovo  finanziamento da parte della Provincia? Se la giunta non ritenga l’intervento di eli-innevamento inutile, irrispettoso dell’ecosistema della montagna trentina ed incoerente con l’immagine turistica del Trentino nel mondo?".
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