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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il Pdl su Morandini e Borga: "Il partito non è un taxi"

Il coordinatore Frau dopo l'uscita dei due consiglieri provinciali: " Risulta difficilmente comprensibile come si possa sospendersi dal partito e non dimettersi anche dai rispettivi gruppi consiliari"

Il Popolo della Libertà del Trentino si è riunito ieri Candriai per il tradizionale incontro a Malga Brigolina, che quest’anno ha avuto come temi portanti la sicurezza ed il degrado urbano. Ma una parte dell’incontro è stato incentrato sulla stretta attualità interna al Pdl locale, con la sospensione di alcuni facenti parte dei Coordinamenti regionale e provinciale. Il riferimento è oivviamente a Borga e Morandini, che hanno sono usciti dal partito spiegando le motivazioni in due lettere. Sul tema si sono espressi i coordinatori Provinciali, Leonardi e Frau, il coordinatore regionale Cristano de Eccher, ma anche iscritti e simpatizzanti.

“In prima battuta, ad essere precisi, la sospensione non è un istituto previsto nel nostro Statuto quindi si deve ad essa conferire un significato molto chiaro anche se implicito”, ha affermato Raimondo Frau, coordinatore Vicario provinciale. Che ha parlato dellìatteggiamento tenuto da Borga e Morandini in questi termini: “Sostanzialmente lo si può interpretare come un rimanere all’interno sino a dove è di proprio interesse e non operare al di fuori di questo ristretto ambito. Le motivazioni, alcune delle quali proposte dai mezzi di comunicazione, possono essere diverse ma comunque riassumibili in due: voler richiamare i riflettori dei media sulla propria persona e non voler affrontare con la responsabilità e dignità richiesta da un partito il lavoro che ci attende. E’ nei momenti difficili", ha concluso Frau, “che si riconoscono gli uomini: coraggio e coerenza evidentemente non sono di tutti”.
 
Sul tema hanno preso la parola anche altri esponenti del partito, ricordando che "non si può utilizzare una comunità politica alla stregua di un taxi con cui ti fai scarrozzare dove vuoi e lasci il conto da pagare ad altri. Risulta inoltre difficilmente comprensibile a tutti come si possa sospendersi dal partito e contemporaneamente non dimostrare la coerenza di arrivare sino infondo, dimettendosi anche dai rispettivi gruppi consiliari. Taluni hanno interpretato questo come un annuncio di cerco casa disperatamente: il futuro chiarirà il nuovo domicilio", spiega una nota del partito.
 
“Facile è chiamarsi fuori da responsabilità, impegni, lavoro. Quando abbiamo organizzato eventi sul territorio e momenti di riflessione sul partito in Trentino coloro che hanno dato la propria autosospensione non sono mai stati presenti, come sfido chiunque a ricordare un’iniziativa promossa dagli stessi a nome e per il Partito in cui si sono fatti eleggere”, conclude Frau.
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