Emergenza siccità, i sindacati in allarme: “Bisogna salvaguardare il territorio dagli sprechi”

Le piogge continuano a latitare in Trentino e la preoccupazione diventa sempre più grande, soprattutto per i mesi a venire. Una preoccupazione che, nello specifico, assume la forma dell’emergenza sempre più critica della siccità, tema sul quale sono intervenuti anche i sindacati.

“Quella in atto è una vera e propria emergenza che nei prossimi anni rischia di peggiorare ulteriormente come effetto dei cambiamenti climatici. Per questa ragione crediamo sia importante agire con un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza del nostro territorio, anche per salvaguardare le risorse naturali riducendo gli sprechi. La situazione che abbiamo di fronte ci dimostra che l’opera pubblica più importante oggi per il Trentino è la salvaguardia del territorio e delle sue ricchezze, acqua in primis” dicono Cgil, Cisl e Uil.

Nel concreto, che cosa bisogna fare? Secondo le sigle, va approntato quanto prima un piano pluriennale per la messa in sicurezza del territorio e in particolare va resa più efficiente e moderna la rete degli acquedotti provinciali, portando a livelli prossimi allo zero le perdite (attualmente stimate intorno al 30%).

La speranza è che quella in arrivo sia una primavera piovosa. Ma sperare di contrastare l’emergenza climatica con la speranza è quantomeno utopico; in altre parole, servono azioni concrete e scelte coraggiose. C’è poi l’aspetto politico, con i sindacati che si rivolgono così a Piazza Dante: “Serve la massima attenzione per evitare uno sbilanciamento a favore dei privati nella gestione dell’acqua che deve restare pubblica. Anche per questa ragione è ora che Provincia e Consiglio delle Autonomie locali prendano una posizione netta sul tema garantendo la piena efficienza della gestione pubblica delle risorse idriche”.