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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Omofobia: passo avanti con il disegno di legge proposto da Arcigay e Arcilesbica

Passo avanti con la conclusione delle audizioni del testo unificato del disegno di legge di iniziativa popolare promosso da Arcigay e Arcilesbica e di quello di Mattia Civico (Pd) contro le discriminazioni sessuali

Passo avanti con la conclusione delle audizioni del testo unificato del disegno di legge di iniziativa popolare promosso da Arcigay e Arcilesbica (sono state raccolte 7 mila firme) e di quello di Mattia Civico (Pd) contro le discriminazioni sessuali. Passaggio direttamente in Aula del ddl di Pino Morandini (PdL) sugli incentivi per la natalità e, infine, modifica tecnica alla legge sul Consiglio Provinciale dei giovani. 

Legge contro l'omofobia, dalle audizioni un sì unanime

Sandra Gazzini, vicepresidente di Arcilesbica, ha difeso il testo unificato partendo dalla constatazione che la mancanza di tutela giuridica favorisce l'omofobia. Inoltre, il disegno di legge, prevedendo campagne di sensibilizzazione, dà valore alle differenze e educa all'accettazione delle diversità. La vicepresidente di Arcilesbica ha fatto un appello per l'approvazione in tempi rapidi del testo unificato anche perché, ha ricordato, "le istituzioni hanno la possibilità di guidare questa rivoluzione". Legge indispensabile anche per Mario Caproni del Gruppo genitori Rainbow (i genitori che hanno figli gay o trans o sono essi stessi omosessuali) perché permette di affrontare con serenità i gravi problemi che gli adolescenti che si scoprono omosessuali sono ancora costretti a vivere. Problemi psicologici che spesso sfociano, anche in Trentino, in tentativi di suicidio anche a causa del cosiddetto bullismo omofobo, fenomeno grave al punto che il 4% degli studenti dichiara di esserne vittima. Una realtà, ha ricordato Caproni, presente anche nelle nostre scuole e tante volte sottovalutato dagli insegnanti. Secondo Paolo Zanella, presidente Arcigay e proponente del ddl di iniziativa popolare, anche se permangono discriminazioni gravi, la popolazione trentina è in gran parte pronta per accettare una legge contro l'omofobia senza ritenerla un ingiusto privilegio. E comunque, ha aggiunto Zanella, non si può aspettare che tutti i trentini siano maturi su questi argomenti

Sì anche dalla Commissione Pari opportunità, dalla Consigliera di parità e dai giovani e dal Difensore civico 

Valutazione positiva della proposta di legge sia da parte della vicepresidente della Commissione per le pari opportunità, Maria Fornea che dalla Consigliera di parità Eleonora Stenico. Quest'ultima, nel corso della sua audizione, ha detto di aver avuto già due casi di uomini che hanno cambiato sesso e che si sono rivolti a lei perché hanno subito discriminazioni. Vicende che hanno riguardato uno studente universitario e un lavoratore. La Consigliera ha proposto di emendare il testo del ddl per far partire già nelle scuole medie la formazione contro le discriminazioni sessuali e contro il bullismo omofobo. Anche il Difensore civico si è espresso favorevolmente sulla proposta, in linea con le funzioni della difesa civica nel campo delle discriminazioni. Il Difensore civico, inoltre, ha proposto di affidare all'ufficio del Garante dei minori compiti di supporto all'Osservatorio sulle discriminazioni. Il testo unico è stato condiviso anche da Alessio Filippi e Valentino Inama, presidente e vicepresidente del Consiglio provinciale dei giovani. 

I punti cardine della proposta

Il testo unificato del ddl popolare e di Mattia Civico, in estrema sintesi, promuove nelle scuole l'educazione affettiva e contro la discriminazione sessuale; l'inserimento nel lavoro delle persone transessuali e transgender; l'allargamento delle competenze sulle discriminazioni omofobe della Consigliera di parità e formazione su questo tema del personale della Provincia, compreso l'obbligo da parte dell'amministrazione di usare un linguaggio consono al rispetto degli orientamenti sessuali, e prevede l'allargamento del concetto di convivenza more uxorio anche alle coppie omosessuali. Infine la proposta di legge prevede la creazione di un osservatorio sulle discriminazioni sessuali. 

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