Dellai, Lorenzin, Rutelli e la margherita della discordia
La Margherita 2.0, come è stata presentata alla stampa, non è piaciuta a Francesco Rutelli che in un post su facebook bacchetta Dellai ed il Trentino. Il partito vero e proprio è ancora in liquidazione
Il ritorno del simbolo della margherita (con la 'm' minuscola) ha provocato le reazioni degli ex membri della Margherita (con la 'M' maiuscola). Si sa che a "prestare" il simbolo alla nuova lista di Beatrice Lorenzin, in vista delle elezioni di marzo, è stato il deputato trentino Lorenzo Dellai, il quale ha sottolineato più volte questo passaggio, indicando continuità (sicuramente, è il caso di dirlo, simbolica) all'interno della sua storia politica.
In Trentino infatti la margherita è comparsa almeno due volte dopo lo scioglimento (in realtà mai avvenuto, come racconta un interessante articolo del blog I simboli della discordia, clicca qui) del partito Libertà è Democrazia - La Margherita. Nelle ultime due elezioni provinciali l'Unione per il Trentino ha utilizzato il fiore bianco nel simbolo, un fiore, però a 12 petali, non a 16 come quello de La Margherita.
Oggi Francesco Rutelli è intervenuto con un lungo post su facebook bollando l'operazione come "Un tentativo impossibile, e sbagliato, di impadronirsi di una storia preziosa". Non la pensa sicuramente così Lorenzo Dellai, che di quella storia si è sempre considerato il vero padre, commettendo semmai un errore proprio riguardo all'eredità del simbolo.
La Margherita, quella vera, non è affatto morta: è in liquidazione dal 2008 e dal Collegio dei Liquidatori arriva una diffida all'utilizzo del simbolo. "Una furbizia di bassa lega, infine, è il tentativo di utilizzare l'esperienza provinciale della Margherita trentina. Ottima esperienza, ma strettamente locale: il simbolo nazionale Margherita è tutelato dalla presentazione in elezioni politiche, e non utilizzabile da altri" scrive Rutelli.
Una stoccata, infine, diretta a Dellai: "Se dobbiamo poi risalire a chi ha introdotto in elezioni nazionali il simbolo della Margherita, la risposta è semplice" scrive Rutelli. Lui stesso infatti fece parte della lista Verdi Arcobaleno alle elezioni europee del 1989, lista che nel simbolo aveva... una mezza margherita.