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Domenica, 28 Aprile 2024
L'assemblea

No ai corridoi, unica soluzione: l'abbattimento di orsi e lupi

Da una parte la mozione firmata dalle opposizioni trentine e dai Verdi di Bolzano, dall'altra il testo proprio dalla trentina Vanessa Masé (la Civica)

Due mozioni diverse e contrapposte quelle che ieri si sono fronteggiate al Palacongressi  di Riva del Garda, dove si è aperta ufficialmente la 16° seduta del Dreier Landtag, l'organismo formato dalle tre assemblee legislative di Trentino, Alto Adige e Tirolo, che si riunisce ogni due anni, alternando la seduta nei tre territori. Da una parte la mozione per la creazione dei corridoi per favorire gli spostamenti dei grandi carnivori, dall’altra quella degli abbattimenti. Dopo un’accesa discussione, rinfocolata anche dall’ultimo caso di orso trovato a girare per le vie di Arco, è stata bocciata la proposta ambientalista ed è invece passata la seconda.

La proposta dei Verdi

La prima delle due proposte era firmata dalle opposizioni trentine e dai Verdi di Bolzano, chiedeva di realizzare i tanto discussi corridoi faunistici. "Si chiede alle tre assemblee legislative di prevedere la realizzazione di progetti di reti ecologiche relative ai corridoi faunistici che permettano libertà di movimento agli animali selvatici e sicurezza per i cittadini dei territori coinvolti, impegnarsi nella pianificazione ambientale legata ai corridoi faunistici, per la protezione e la tutela della biodiversità, come esempio di cooperazione tra comunità alpine da sviluppare e potenziare in modo armonico, condiviso e partecipato, nel nome di una proficua collaborazione”.

Una proposta bocciata e contestata. “Dopo il dramma di Andrea Papi, ucciso due mesi fa da un orso, siamo forse impazziti? Non vogliamo realizzare colate di cemento per consentire agli animali di spostarsi, lupi e orsi vanno gestiti in un’altra maniera: con l’abbattimento” ha detto Roberto Paccher della Lega trentina.

Il discorso di apertura di Mario Tonina

Ma l’aria che tirava nella plenaria era già chiara dopo il discorso di apertura del vice presidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina che, dopo aver citato e condiviso le parole di Reinhold Messner, ha ricordato come "l'impossibilità di agire in autonomia nella gestione dei grandi carnivori costituisca una grande limitazione" e ha fatto appello ai colleghi dell'Euregio per trovare uniformità di intenti e avere più peso politico in sede decisionale.

"Devo ricordare che i nostri territori - ha aggiunto Tonina -, da sempre attenti all'ambiente naturale e alla conservazione delle nostre montagne, incontrano tutti serie difficoltà nella gestione dei grandi carnivori, il lupo e l'orso, che mettono in pericolo le attività svolte in montagna e l'incolumità di chi frequenta l'ambiente alpino. L'impossibilità di adottare misure di gestione compatibili col diritto europeo è una limitazione al governo del territorio di riferimento insostenibile nel lungo periodo. Reinhold Messner alla festa dell'Euregio di Ala si è espresso affermando che l'orso e il lupo rappresentano un grande problema per noi residenti in quota, e proprio per questo dobbiamo trovare una pace tra animalisti e contadini. Se oggi questi ultimi si vedono i loro gregge distrutti dalla fauna selvatica in futuro non ci sarà nessuno a tutelare la natura della montagna. I naturalisti devono capire che le pecore vanno protette tanto quanto l'orso e lupo”.

Mozione per l'abbattimento 

Insomma era già evidente da prima che la proposta dei verdi si sarebbe schiantata contro un muro. E così è stato. La proposta dei Verdi non ha passato l’esame della sala. Lo ha invece fatto quella che prevede gli abbattimenti. Il testo era quello proposto dalla trentina Vanessa Masé (la Civica) per mettere gli istituti universitari di ricerca al lavoro su uno studio completo dell’impatto che la presenza di animali pericolosi ha sulle aree alpine. La mozione è stata emendata e approvata a larga maggioranza. Nelle stesse ore, le associazioni ambientaliste trentine Pan -Eppaa, Wwf e Lipu hanno presentato le loro denunce contro gli appostamenti di caccia fissi presenti sul territorio, in numero maggiore a quanto previsto.

Alla fine dunque appare chiaro come il Parlamento dei Tre sia chiaramente schierato per la soluzione più facile e immediata, cioè l’abbattimento degli animali, con i rappresentanti di tutti i territori a condividere un sentimento che forse è tutto racchiuso nelle parole di Ivano Job (Coraggio Italia Trento): “Non siamo pronti, manca la cultura, manca l’abitudine, abbiamo ancora gli automobilisti che si mettono a inseguire gli orsi”.

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