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Braccio di ferro tra Comuni e Provincia

Ieri l'assessore carlo Daldoss ha annunciato al Consorzio Comuni il taglio di 13 milioni previsto dalla finanziaria 2015 ed oggi si discute in consiglio provinciale la sua proposta di riforma delle Comunità di Valle che prevede tra le altre cose fusioni e gestioni associate per dimezzare i comuni trentini entro il 2018

Braccio di ferro tra la Provincia ed i Comuni trentini: ieri l'assessore provinciale Carlo Daldoss ha presentato al Consorzio di via Torre Verde le linee guida della finanziaria 2015 in cui si prevedono tagli agli enti locali per 19 milioni di euro, di cui 13 milioni costituiti dal solo gettito Imu da destinare allo Stato e 6 milioni di risparmi obbligati sulla spesa corrente, risparmi peraltro inseriti nel Protocollo di finanza locale dell'anno scorso che prevede un taglio di 30 milioni in 5 anni. Per quanto riguarda invece il gettito Imu va ricordato che lo scorso anno se ne fece carico la Provincia e che da quest'anno il mancato introito ricadrà sulle spalle dei comuni.

"Saremo praticamente degli esattori per conto terzi" ha commentato il presidente del Consorzio Comuni Paride Gianmoena "una cifra del genere è un grosso problema". Scontro anche sulla rifornma delle Comunità di valle, proposta dallo stesso assessore ed in discussione oggi in consiglio provinciale, che punta a ridurre i comuni trentini, tramite fusioni e gestioni associate obbligatorie, di circa la metà. Il braccio di ferro è sulla soglia minima di abitanti necessari per avviare i processi di fusione: "l'efficenza massima si raggiunge con 2500 abitanti" ha dichiarato Gianmoena "da quella soglia fino ai 20mila le performance di spesa non cambiano". 

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