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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Che l’epifania ci porti la saggezza dei bambini"

Questo è il mio augurio per questa festività, che il gesto dei Re Magi ci sia di insegnamento e illumini i cuori degli operatori e dei giudici affinché guardino la verità con gli occhi di un bambino ed imparino ad ascoltarli e non siano offuscati dalla fredda legge e dalle fumose valutazioni psicologiche e psichiatriche, affinché Gesù non debba più scappare in Egitto per salvarsi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Recentemente due bambine hanno scritto una lettera al Giudice di Trento chiedendo: "Come regalo di Natale vogliamo stare più tempo con la mamma". Nella saggezza tipica dei bambini chiedevano di poter stare metà tempo con la mamma e metà con il papà, allineandosi perfettamente alle norme sulla bigenitorialità che gli adulti non sono ancora riusciti a recepire dopo anni di discussioni. Forse questa richiesta non è neppure arrivata al Giudice per colpa della burocrazia o di altri motivi connessi ai problemi della giustizia minorile, fatto sta che una delle due bambine si è rifiutata di tornare a casa dal papà decidendo di restare con la mamma. L'assistente sociale, invece di ascoltare la bambina in conformità con la Convenzione sui diritti del fanciullo di New York, avrebbe minacciato la bambina dicendole che l'avrebbe mandata in collegio e che non avrebbe potuto non vedere più la mamma. Aldilà delle vicende penali personali dell'assistente sociale che saranno chiarite dagli inquirenti, qui c'è uno scontro tra una visione del mondo adulto-centrica incapace di ascoltare la voce dei bambini e quella degli occhi innocenti di un bambino.

In questa prossima festività, i Re Magi, i più grandi scienziati del tempo, si inchinarono ad adorare un bambino. Questo è un insegnamento per la prossima festività: c'è una conoscenza e una saggezza che va oltre e supera la conoscenza e la scienza umana . Infatti si narra che Gesù chiamò a Sé un bambino piccolo e lo pose in mezzo ai discepoli e disse: "In verità, vi dico, se non cambierete e non diverrete innocenti e miti come questo piccolo, non entrerete nel Regno dei cieli." Purtroppo spesso mi trovo ad osservare abusi e sopraffazioni incredibili e indicibili contro i nostri bambini, eppure gli operatori, psicologi, psichiatri, ecc. sembrano non vedere la verità e i danni che stanno causando ai bambini con le loro decisioni "scientifiche" e "professionali".

Questo è il mio augurio per questa festività, che il gesto dei Re Magi ci sia di insegnamento e illumini i cuori degli operatori e dei giudici affinché guardino la verità con gli occhi di un bambino ed imparino ad ascoltarli e non siano offuscati dalla fredda legge e dalle fumose valutazioni psicologiche e psichiatriche, affinché Gesù non debba più scappare in Egitto per salvarsi.

Maffioletti Gabriella
Adiantum

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