rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Dante

Buoni pasto scolastici, M5S all'attacco: "Perchè pagare le banche?"

Il sistema è provinciale ma secondo il consigliere comunale Andrea Maschio "il Comune ha gli strumenti per fare pressione" affinchè si cambi. Alle elementari e medie è l'alunno a consegnare il buono, acquistato dalle famiglie presso banche ordinarie e casse rurali

Uniformare il sistema di pagamento dei buoni pasto scolastici tra materne, elementari e medie e far risparmiare alle famiglie il costo dl servizio bancario. E' questa la proposta del consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Andrea Maschio su una questione che è però di competenza provinciale. "Il Comune ha comunque gli strumenti per esercitare la pressione necessaria sull'ente provinciale affinchè il sistema cambi" scrive il consigliere in una nota.

Il problema è duplice: da un lato ci sono le differenze tra il servizio alle materne e quello alle elementari e medie. Nel primo caso la spesa corrisposta dalle famiglie è calcolata sulle presenze effettive, ma già alle elementari e poi alle medie è l'alunno che deve fornire il buono in mensa, e la famiglia paga per i buoni effettivamente consumati. Un secondo problema è quello dei costi bancari: sono casse rurali e banche ordinarie, tra l'altro con costi diversi, a fornire i buoni per conto della Provincia. "Una cosa francamente insensata - prosegue Maschio - per un servizio universale e obbligatorio". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Buoni pasto scolastici, M5S all'attacco: "Perchè pagare le banche?"

TrentoToday è in caricamento