"In questo Patt - prosegue Bottamedi - non mi riconosco. Voglio quindi rappresentare e dare voce, in Consiglio provinciale, a quel 25% di autonomisti che non si riconoscono, come me, in questo Patt, nel Patt di Rossi e Panizza. Lo voglio fare dai banchi del Gruppo Misto, poichè ritengo che il mio ruolo istituzionale di consigliera mi imponga di non creare imbarazzi e disagi all'intera coalizione di maggioranza. Credo che vada ristabilita la correttezza istituzionale. Non si può fare minoranza all'interno della maggioranza. Darò voce a quell'autonomismo vero, di centrodestra moderato, che attualmente non è rappresentato in Provincia. Ci sono oggi molti autonomisti veri che si sentono orfani di questo Patt".

Ieri si è tenuto inoltre il primo incontro in casa Pd, in vista della scelta dei candidati alla segreteria. Al Marinaio Olivi, Andreatta, Italo Gilmozzi e i sindaci di Riva e Arco Mosaner e Betta hanno parlato per quasi tre ore. "Un confronto aperto, franco e partecipato - lo ha definito Olivi, che ha incassato il sostegno del sindaco di Trento Andreatta. Il modo migliore per iniziare un congresso in cui alla tattica prevalga la forza di rilanciare il progetto politico del Pd".