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Politica

Associazione Fassa: "E' passata l'euforia elettorale della UAL"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

COMUNICATO STAMPA

E' durata poco l'euforia post-elettorale dei vincitori in Valle di Fassa. Tante erano state le
promesse fatte dalla stessa UAL e per bocca dell'allora candidato Presidente Rossi per il futuro
sviluppo della Valle di Fassa.
Euforia smorzata dal ritorno alla reale quotidianità, quella quotidianità di contrazione
economica che, seppur in modi e maniere diverse, ha toccato anche l'Autonomo Trentino e la
disponibilità di risorse finanziarie della nostra Provincia.
Quindi, cronologicamente troviamo pochi giorni fa su un quotidiano locale la "lista" di grandi
opere che, a causa proprio della mancanza di "danari" pubblici, rischierebbero di non vedere mai
l'inizio dei lavori. Tra queste spicca anche la tanto sospirata circonvallazione tra i paesi di
Campitello e Canazei. Un'opera nell'idea degli amministratori locali da decenni e che a quanto
pare dopo tante promesse e proclami trova recidivamente uno "stop".
Ma ciò su cui vorrei puntare maggiormente il dito è la singolare reazione degli "euforici
vincitori politici fassani" della UAL.
Leggendo il comunicato diffuso ieri sembra di avere a che fare con una forza politica
avversa all'attuale maggioranza provinciale trentina. Viene espressa delusione, ci si lamenta che i
fassani vengono pesati per i loro (pochi) voti e non per il pil che essi producono. Nel merito,
ovviamente, nulla da obiettare, nulla da eccepire se tale comunicato fosse a firma
dell'Associazione FASSA, ma come ho detto si addice poco a chi, con lo slogan "un proget fort, na
ousc segura" (un progetto forte, una voce sicura), ha sostenuto e sostiene con il posto da
consigliere ladino l'attuale esecutivo di centrosinistra autonomista.
Così il copione letto e straletto negli scorsi anni si ripete, promesse e proclami elettorali
seguiti da bruschi dietrofront quando ormai la vittoria la si è portata a casa. La domanda quindi
sorge spontanea: ma la scarsità di risorse pubbliche si è scoperta ieri l'altro o forse più
semplicemente si era consci di ciò e si è voluto speculare elettoralmente su temi sensibili come
questo per i fassani? E se sì, diviene difficile concepire che l'Union Autonomista Ladina fosse
all'oscuro di tale situazione e quindi il suo comunicato, ahimé, suona più come una debole difesa
nell'aver capito il debole rapporto di forza che questo movimento ladino avrà per il prossimo
quinquennio legislativo.
Se poi, come riportato nel documento della UAL vi è una così sentita attenzione
all'economia della nostra Valle, del suo peso, della sua centralità turistica e di indotto economico
mi chiedo da ultimo degli osservatori esterni perché il partito e il suo consigliere non si siano battuti
in fase di trattazione delle "poltrone" non tanto per improbabili assessorati quinquennali in giunta
regionale ma per un fattivo contributo nell'ambito economico proprio con un posto nella prima
commissione permanente. Alle chiacchiere vanno fatte seguire le azioni.
Per questo ai colleghi della UAL mi permetto di consigliare di accantonare i facili e populisti
comunicati stampa a difesa della loro scomoda posizione all'interno della maggioranza e di
dimostrare fin da subito se"n proget fort, na ousc segura" era soltanto un bello slogan fine a sè
stesso oppure una fattiva volontà nell'azione di sviluppo della nostra amata Valle.


Il Segretario Politico Associazione FASSA
Luca Guglielmi

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