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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Accesso agli assegni di cura, parametri Icef da rivedere: troppo restrittivi

Molte famiglie con redditi modesti vengono ora escluse dal diritto a percepire l’assegno di cura: sostegno pubblico fondamentale che concorre alla spesa di chi decide di assistere in casa i familiari anziani non più autosufficienti

Approvata nel pomeriggio dal Consiglio provinciale con due voti di astensione espressi dal Pd, anche la mozione 566 proposta da Claudio Civettini (Lega) per la ridefinizione dei parametri Icef ai fini di un maggior accesso all’assegno di cura. Dal testo, d’intesa con l’assessore Rossi, è stata eliminata la premessa nella quale Civettini evidenziava come, per il movimento pensionati e anziani delle Acli trentine, l’indice Icef presenti oggi parametri troppo restrittivi, che escludono molte famiglie con redditi modesti dal diritto a percepire l’assegno di cura. L’assegno, previsto dalla relativa legge provinciale approvata l’anno scorso, concorre alla spesa di chi decide di assistere in casa i familiari anziani non autosufficienti.  Sostituito d’accordo con l’assessore anche il primo dei tre punti del dispositivo. La nuova versione impegna la Giunta “a verificare, in relazione agli esiti del monitoraggio previsto dalla deliberazione attuativa, la possibilità di modificare i parametri di accesso e le classi di gravità del nuovo assegno di cura”.  In secondo luogo si prevede l’apertura di un tavolo di confronto politico e con le parti sociali, per un sistematico aggiornamento dei parametri Icef, per tener conto dell’evolvere della crisi economica in atto. Terzo: l’esecutivo dovrà considerare la possibilità di rafforzare sul territorio le Unità Valutative Multidisciplinari, per evitare alle famiglie gli oneri e le difficoltà derivanti dal trasporto e dall’assistenza dei pazienti da sottoporre alla verifica necessaria ai fini dell’attribuzione dell’assegno di cura. 

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