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Politica

Elezioni, Cloch: "Basta cementificazione. Puntiamo sulle eccellenze"

Intervista all'unica donna candidata alla presidenza della Provincia: "Ci sono persone buone per tutte le stagioni, ma se la politica viene portata avanti sempre dalle stesse persone è ovvio che si va a binario unico"

Alessandra Cloch, è l'unica candidata donna alle elezioni provinciali del 27 ottobre, fassana di Pozza di Fassa, è sostenuta dalla lista Associazione Fassa.

Tre ragioni per cui i trentini dovrebbero votarla.

In primo luogo perché sono una donna, e si sa' che le donne prestano più attenzione a questi settori in cui il genere maschile è generalmente meno presente. Facendo parte di una minoranza linguistica che si è battuta per tanti anni per ottenere determinati diritti, siamo più sensibili a quelle che sono le esigenze delle fasce più deboli e meno rappresentate. Noi proponiamo un programma credibile, non facciamo promesse irrealizzabili, e- pur avendo calibrato i contenuti soprattutto sulla valle di Fassa - potremmo trasferire su altre realtà del Trentino queste idee. 

La prima cosa da fare se venisse eletta?

E' impossibile pensare di poter cambiare le cose da subito. Ci vogliono impegno e programmazione: io mi impegno a portare avanti il mio programma.

Cosa va assolutamente cambiato rispetto al passato?

Molti dicono che bisogna rifare tutto, perché tutto è stato fatto male. Io invece credo che chi è venuto prima abbia fatto anche tante cose positive. La cosa importante è non correre su un unico binario. Mi spiego: è incredibile che ci siano delle persone buone per tutte le stagioni, perché se la politica viene portata avanti sempre dalle stesse persone è ovvio che si va a binario unico. Invece ci vuole un cambiamento, perché ci sono nuovi stimoli e nuove idee e soluzioni diverse per i problemi. Io credo ad esempio che si debba dire basta alla cementificazione a tutti i costi per tutelare di più il nostro territorio. Dobbiamo puntare sulle tante eccellenze che in Trentino esistono, dalle Dolomiti al Garda, alle città, valorizzando le specificità. E' assurdo pensare che un aiuto al turismo passi sempre per nuove strade e nuove infrastrutture. Valorizziamo invece il nostro territorio naturale, che è la nostra maggiore ricchezza.

Cosa direbbe ai suoi avversari politici?

Il nostro maggiore avversario politico è la Ual, che si definisce il partito di raccolta della valle di Fassa. Noi ci siamo proposti proprio per dire che loro hanno sbagliato impostazione: nel passato hanno fatto cose molto positive per la tutela della minoranza linguista ma il limite sta nel fatto che questo era il loro traguardo. Poi si sono seduti e non hanno più pensato a quelle che sono le vere esigenze della gente della valle. Noi ci trasciniamo problemi da decenni e se non riusciamo a risolverli il nostro territorio perderà di attrattività e competitività e quindi, se il turismo - che è la nostra unica fonte di ricchezza e di lavoro - è in perdita, finiremo male. La Ual ha sbagliato concentrandosi su un unico aspetto, noi puntiamo a lavorare diversamente e fare qualcosa di concreto per la nostra gente.


E agli alleati?

Noi non chiudiamo la porta a nessuno e chiediamo che nessuno ci chiuda la porta. Noi come ladini abbiamo un consigliere provinciale di diritto, quindi certamente qualcuno della valle di Fassa scenderà a Trento. Noi siamo aperti a qualsiasi alleanza, a patto che ci siano delle garanzie sul nostro programma, cose che vengono procrastinate da anni e devono assolutamente essere realizzate. Se ci verrà data questa garanzia e ci sarà maggiore attenzione per le persone, la famiglia e le imprese noi saremo pronti a fare le alleanze.

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