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Acqua pubblica per Statuto, la discussione arriva in Consiglio

La proposta formulata dalla Lega Nord prevede la modifica dello Statuto di autonomia in modo tale che l'acqua sia riconosciuta come bene comune e sia introdotta la gestione diretta del servizio idrico

L'eliminazione della "porta girevole" dalla legge elettorale della Provincia, una modifica dello Statuto di Autonomia per garantire l'acqua come "bene pubblico", e un aggiornamento della normativa che disciplina la gestione delle foreste e della natura: sono queste le decisioni più importanti che il Consiglio provinciale è chiamato a prendere durante convocato in aula dal presidente Bruno Dorigatti a partire da mercoledì 28 novembre fino a venerdì 30. 

La "proposta di progetto" formulata dalla Lega Nord Trentino con Franca Penasa, prevede la modifica dello Statuto di autonomia in modo tale che l'acqua sia riconosciuta come bene comune e sia introdotta la gestione diretta del servizio idrico. Arriverà poi il "piatto forte" di questa sessione di lavori d'aula: la discussione e l'approvazione, già avvenuta all'unanimità in prima commissione, del testo unificato, che sintetizza ben 9 disegni di legge per rimuovere dalla normativa la cosiddetta "porta girevole", vale a dire l'incompatibilità fra il ruolo di assessore e quello di consigliere provinciale. Si deciderà anche sulla riduzione del numero dei componenti della Giunta (6 nominati dal Consiglio e un esterno). Il provvedimento era stato predisposto dal presidente del Consiglio provinciale per garantire un risparmio di circa 5 milioni di euro a legislatura a partire dalla prossima.
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