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Maltempo / Riva del Garda

Continua a piovere, apertura anticipata della galleria Adige – Garda

La conferma arriva dal vicepresidente della Provincia Mario Tonina. Intanto, posate reti di sicurezza sulle rive del Sarca

Sulla possibile nuova apertura della galleria Adige - Garda nella giornata di venerdì 3 novembre, alla luce dell’allerta meteo, i territori interessati hanno raggiunto un accordo di deroga sui valori di soglia. Questo l’esito della riunione che ha visto riunite le realtà coinvolte nella convenzione per l’uso dell’opera lunga 10 chilometri: Provincia autonoma di Trento, Regioni Veneto e Lombardia e Agenzia interregionale per il fiume Po.

“Di fronte a questa seconda ondata di maltempo che sta interessando il Nordest, si è condivisa un’apertura anticipata della galleria rispetto alla quota di 5 metri di altezza dell’Adige al ponte di San Lorenzo a Trento prevista dal documento siglato nel 2002” spiega il vicepresidente della Provincia Mario Tonina, che ha partecipato all’incontro, affiancato dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col. “L’obiettivo - ha aggiunto Tonina - è di garantire la sicurezza degli abitati e in particolare della città di Verona, anche a causa della presenza di ponteggi al ponte Nuovo del capoluogo scaligero, che sono stati danneggiati nella serata del 31 ottobre. Quanto accaduto non si deve ripetere”.

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Secondo quanto stabilito dalle autorità interessate dalla convenzione, al raggiungimento della quota limite non serviranno ulteriori passaggi autorizzativi: uno snellimento delle procedure che velocizzerà le procedure, a garanzia della sicurezza dei territori. Tornando al fiume Adige, attualmente l'altezza idrometrica a Trento, in quel del ponte San Lorenzo  è di 2,30 metri (che corrisponde ad una portata di 570 metri cubi al secondo).

Il Dipartimento Protezione civile ha ricavato i volumi accumulati nel lago di Garda nel periodo compreso tra 30 ottobre e il 1 novembre: l’altezza idrometrica del lago è passata da 102,5 metri a 118,8 metri, per un valore complessivo di 60,3 milioni di metri cubi d’acqua, di cui 22,3 milioni di metri cubi provenienti dalla Sarca. Restando in zona, alle 13:30 di giovedì 2 novembre i vigili del fuoco di Riva del Garda hanno posato le reti alla foce del fiume Sarca, la cui portata attuale si attesta sui 28 mc/sec. In base a quanto riportato dagli stessi vigili del fuoco, non si sono registrate richieste di intervento nei territori di Riva del Garda e Nago Torbole.

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