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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ordine degli Ingegneri: "Accordo storico sui lavori pubblici con Pat e Comuni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Importante accordo quello raggiunto oggi pomeriggio tra Provincia, Comuni ed Ordini professionali in merito alla semplificazione delle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria, previsti dalla legge provinciale N° 26 del 1993.

La firma sul protocollo di intesa - siglato dall'assessore provinciale ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi presso la sede del Consiglio delle autonomie con i rappresentanti dei comuni e degli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geologi e dei dottori agronomi, e i collegi dei geometri e dei periti - è giunta al termine di un importante percorso di confronto su una tematica che incide profondamente sull'economia trentina e soprattutto sul settore edile.

Proprio l'Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento è da tempo in prima linea per chiedere all'ente pubblico maggiore chiarezza del quadro normativo e regole certe per le procedure di affidamento degli incarichi di progettazione negli appalti pubblici, sia a livello provinciale che comunale, a fronte di uno scenario che vede sovrapporsi normative statali, provinciali ed europee che generano incertezza applicativa e rappresentano un freno all'economia.

Punti dolenti dell'attuale situazione sono, appunto, la stratificazione di normative ai vari livelli di governo, le modalità di affidamento fino alla soglia di 46.000 euro, il ricorso sempre più frequente al criterio del massimo ribasso, che penalizza la qualità dell'offerta.

Proprio su questi punti va ad operare il protocollo, finalizzato alla certezza, trasparenza e semplificazione delle procedure di affidamento di incarichi professionali ai sensi della legge provinciale sui lavori pubblici: lo fa promuovendo in primo luogo l'affidamento diretto o, negli altri casi, il ricorso al criterio di valutazione delle offerte della media mediata, stabilendo una modalità più trasparente per l'individuazione del contraente, introducendo nuove percentuali di minimi e massimi per quanto riguarda le trattative dirette e chiarendo gli aspetti della normativa relativi alla definizione dei compensi dei professionisti. Sul fronte del cumulo delle prestazioni, infine, la novità è che viene espressa una preferenza per la continuità degli incarichi, purchè il valore del corrispettivo del nuovo incarico sommato a quello relativo alla fase precedente di progettazione non superi la soglia per gli affidamenti diretti, ovvero i 46000 euro.

«Un accordo importante - spiega Antonio Armani, presidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Trento - frutto del dialogo portato avanti da gennaio e di un lavoro che ci coinvolge da almeno un quadriennio, che parte dall'analisi delle problematiche nelle quali incorrono i professionisti, e di riflesso committenti e imprese, nello svolgere il proprio lavoro e propone degli obbiettivi di miglioramento e delle ipotesi di soluzione. Questo protocollo semplifica il panorama dei lavori pubblici, valorizzando il lavoro dei professionisti e consentendo anche ai più giovani un accesso maggiore al mercato. Infine, introduce l'albo telematico dei professionisti trentini, per questo invito tutti gli associati all'Ordine ad aderire. È una questione importante per la nostra economia e per la dignità del lavoro di tanti professionisti trentini».

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