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Rifiuti e biogas: a San Michele il progetto per ridurre le emissioni inquinanti

Calore ed energia dai rifiuti: è questa la direzione in cui vano oggi gli studi sulle energie rinnovabili, soprattutto per quanto riguarda impianti di piccole dimensioni. Il processo di combustione ha una soglia molto elevata di emissioni inquinanti. A San Michele il progetto per cercare di ridula tramite l'impiego di celle Sofc

Ridurre il più possibile le emissioni inquinanti, presenti anche quando si utilizzano energie rinnovabili. Nel caso in questione si parla di combustione di rifiuti urbani, uno dei temi più all'avanguardia di cui si è discusso molto anche in Trentino. L'Unità Biomasse ed Energie Rinnovabili della Fondazione Mach ospita il progetto vincitore del bando della Fondazione Caritro, in collaborazione con il Politecnico di Torino e l'azienda Solidpower. Il progetto si concentra sullo studio delle celle a combustibile di tipo Sofc (Solid oxid fuel cell), alimentate a biogas, lo stesso che si vorrebbe ottenere dalla combustione dei rifiuti.

La tecnologia innovativa delle celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC) è la tra le più efficienti per la conversione di miscele combustibili in energia. II progetto BioWaste for SOFCs, avviato lo scorso marzo, si svolge in parte nella sede di San Michele all’Adige, dove le celle vengono alimentate direttamente con il biogas prodotto dall’impianto pilota di digestione anaerobica esistente, in parte nei laboratori del Politecnico di Torino, dove si indagano gli elementi che possono causare malfunzionamenti e degrado delle celle. 

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