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Reti di Riserve trentine nella Carta Europea del Turismo Sostenibile: 10 milioni di euro di investimenti

Nei giorni scorsi il riconoscimento europeo, ecco le risorse in campo

Le Reti di Riserve naturali trentine hanno ottenuto nei giorni scorsi il riconoscimento all'interno della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Un grande parco naturale che comprende, oltre ai due parchi veri e  propri ovvero l'Adamello-Brenta e Paneveggio-San Martino, altre 9 Reti di Riserve. Un modello che è stato premiato come best practice a livello europeo nel progetto Natura 2000. Il lavoro portato avanti dai 26 tavoli di confronto su tutto il territorio provinciale ha permesso di coinvolgere 146 attori e portatori di interesse locali: 75 operatori privati, 23 pubbliche amministrazioni,14 tra Aziende per il Turismo e Consorzi turistici, 45 tra associazioni, musei e altri enti.

Il percorso della Carta prevede di chiedere agli attori del territorio, sia pubblici sia privati, di impegnarsi in prima persona, mettendo in circolo idee, risorse, competenze e progetti di cui si fanno direttamente e volontariamente promotori e responsabili. In tutto il sistema sono state messe in campo per i prossimi 5 anni (quinquennio 2017-2021) 232 Azioni Locali nei territori interessati. In concreto l'ammontare complessivo di risorse economiche messe in circolo sfiora i 10 milioni di euro. Due milioni di euro all'anno, di cui oltre il 36% messo a disposizione direttamente delle Reti di Riserve stesse (circa 100.000 € di media per Rete), circa il 20% da altri enti pubblici del territorio (Comuni, Comunità di Valle principalmente), 41% dagli operatori privati e dalle associazioni del territorio e il 3% da altri soggetti legati alle azioni di sistema. 

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