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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Al Muse è fiorita la "lingua del diavolo", il fiore che "profuma" di cadavere

Visibile per pochi giorni nella serra tropicale del museo la fioritura dell'Amorphophallus knojac, il fiore soprannominato "la lingua del diavolo"

Un'infiorescenza violacea, lunga quasi un metro. Un fiore che potrebbe, da solo, profumare un'intera stanza. Ma alla Natura, si sa, spesso piace scherzare: l'Amorphophallus konjac emana un terribile odore, simile alla carne in putrefazione. 

Il nome di "lingua del diavolo" è quindi ampiamente meritato. Nonostante ciò la fioritura di questa rara pianta, che proprio in questi giorni è visibile nella serra tropicale del Muse di Trento, è un evento eccezionale, da non perdere. La fioritura dura pochi giorni. 

La pianta è in coltivazione nelle serre di propagazione del Muse dal 2016 ed è stata ottenuta grazie a scambi con l’orto botanico di Leiden, nei Paesi Bassi. Il bulbo pesa 5 chili, il fiore raggiunge quasi il metro. L'odore di carne putrefatta è in realtà un altro scherzo, anzi un "trucco" di madre Natura: l'Amorphophallus konjac è infatti impollinato da coleotteri e ditteri le cui larve sono saprofaghe. La pianta trae così tanto in inganno gli insetti adulti da indurli a depositare le loro uova nella parte basale dell’infiorescenza.

Una particolarità: il konjac può essere coltivato in piena terra anche nelle parti più calde del Trentino, con la cautela che il bulbo sia ad una profondità tale da non farlo congelare in inverno.

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