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Turismo post-emergenza: sulla Paganella nasce il Parco del Respiro

"Immersione" di 3 ore in una faggeta, per controllare il respiro e, soprattutto, dimenticare lo stress

Immergersi nel silenzio e nei profumi della foresta per tornare a controllare il respiro: in giapponese si chiama Shinrin-yoku, in inglese Forest-bathing. Sull'Altopiano della Paganella nasce il Parco del Respiro: la novità con la quale il comprensorio turistico si prepara all'incerta stagione estiva 2020.

Il Parco del Respiro è già realtà: è aperto, a Fai della Paganella, all'interno di una splendida faggeta." la faggeta offre dei giochi di luce particolarmente affascinanti, soprattutto in alcuni momenti della giornata, dei profumi purissimi, una quiete insolita ma soprattutto una qualità dell’aria eccellente. Pura suggestione? No, il beneficio è concreto e ha radici profonde nella storia dell’evoluzione: leccio, quercia e faggio, ma anche castagno, pino nero domestico, ... secondo le ricerche condotte da Marco Nieri (bioricercatore, esperto in eco-design e salute dell'habitat) e Marco Mencagli (agronomo), sono degli alberi che più di altri arrivano ad avere azioni benefiche e rigeneranti a vari livelli" spiega l'Aptt presentando la novità.

In vista dell'estate 2020 il parco è stato attrezzato con terrazze panoramiche, casette in legno, ponticelli sul ruscello, e tronchi sui quali sdraiarsi. E' consigliata un'"immersione" di 3 o 4 ore. "Il merito è della migliore ossigenazione che si ottiene camminando nel bosco, ma anche dell’effetto dei monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi, e dei fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno, che gli alberi rilasciano per difendersi dai parassiti prodotte in grande quantità dalle faggete di Fai della Paganella" assicura l'Apt.

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