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"Il ghiacciaio della Marmolada sta morendo": il grido d'allarme di Legambiente

Gli ultimi dati del monitoraggio della Carovana dei Ghiacciai: "Così sparirà tra 20 e 30 anni"

"Il ghiacciaio della Marmolada sta morendo". E' questo il messaggio, anzi "l'urlo" simboleggiato da una composizione del musicista Vittorio Demarin eseguita a Pian dei Fiacconi, che la Carovana dei Ghiacciai di Legambiente lancia dalla Regina delle Dolomiti. Il monitoraggio annuale dello stato di salute dei ghiacciai alpini dell'associazione ambientalista, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano, ha fatto tappa sulla montagna tra Trentino e Veneto.

I risultati del monitoraggio sono stati esposti in due conferenze stampa a malga Ciapela, sul versante bellunese, ed alla Casa della Montagna di San Martino di Castrozza, in Trentino. Il quadro che emerge non è per niente rassicurante: in poco più di un secolo (le misurazioni partono dal 1905) il ghiacciaio ha perso più dell’85% del suo volume. A quel tempo il fronte misurava una cinquantina di metri, mentre l'ultimo monitoraggio svolto nei giorni scorsi ha misurato una media di 2,5 metri. 

"Il ghiacciaio potrebbe scomparire nei prossimi 20/30 anni - scrive tristemente Legambiente Alpi sul profilo Facebook, dove quotidianamente vengono pubblicati gli aggiornamenti della Carovana dei Ghiacciai -. Le rigorose previsioni degli esperti sulla repentina scomparsa del ghiacciaio ora più che mai dovrebbero indurre a scelte innovative di sviluppo locale con forti azioni di mitigazione e adattamento per il turismo invernale come per tutti gli altri ambiti". 

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