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Ecomondo: l'altoatesina Biogas Wipptal riceve il Premio sviluppo sostenibile 2016

Miglior pratica per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per il contributo allo sviluppo economico locale e per l’alta replicabilità del progetto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

All'azienda altoatesina va il Premio Sviluppo Sostenibile 2016 della categoria "Energia da Fonti Rinnovabili" per aver realizzato un progetto industriale assolutamente innovativo in pieno spirito di economia circolare con alte possibilità di diffusione. L'importante riconoscimento, assegnato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile a Ecomondo, la vetrina del Mediterraneo sulle più avanzate tecnologie nel campo della sostenibilità, ha lo scopo di promuovere le buone pratiche e le migliori tecniche delle imprese italiane che raggiungano rilevanti risultati ambientali, con iniziative innovative, buone possibilità di diffusione e positivi risultati economici e occupazionali.

L'impianto di Biogas Wipptal è stato premiato per aver contribuito allo sviluppo economico locale producendo energia rinnovabile (biogas) e concime naturale inodore riutilizzabile nelle pratiche agronomiche in un'area ad alta vocazione turistica, e per l'insostituibile funzione di tutela ambientale del progetto che riduce l'eccesso di nitrati e ammoniaca emessi da una passata gestione ambientalmente non sostenibile, in vero spirito "chilometro-zero" favorendo il concetto di circular economy.

La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha ritenuto di assegnare il premio a Biogas Wipptal anche perché è ritenuta una buona pratica dalle alte potenzialità di diffusione. La soluzione offerta è infatti trasferibile a molte zone d'Europa che presentano problematiche similari a quelle della Valle dell'Isarco, come nella Pianura Padana in Italia, nella Bretagna in Francia, in Fiandra nel Belgio, in Brabant nei Paesi Bassi e in Germania.

In Europa si producono 1.800 milioni di tonnellate di reflui (letame e liquame) zootecnici all´anno. Per l'eccedenza di produzione di reflui zootecnici le singole aziende agricole, senza provvedimenti particolari, non sono in grado di rispettare le direttive europee sui nitrati. Solo in Italia le attività di allevamento animale generano all'anno diversi milioni di tonnellate di effluenti di allevamento.

Il progetto della Biogas Wipptal potrebbe così trovare naturale applicazione negli impianti di digestione anaerobica, circa 1400 impianti in tutta Italia, soprattutto in quelli alimentati prevalentemente con effluenti di allevamento che possono ragionare sull'opportunità di spingere il proprio impianto verso la produzione non solo di biogas, ma anche del digestato che assume la qualità di un autentico fertilizzante.

Tutto ciò appare coerente e in linea con i più recenti indirizzi della Commissione UE in tema di "recupero degli elementi nutritivi" e di "economia circolare", potendosi inquadrare come percorso "rinnovabile" e ambientalmente sostenibile per una "green economy" nel settore dell'allevamento.

Il riconoscimento di oggi si aggiunge all'importante progetto di ricerca e sviluppo internazionale che il Ministero dell´ambiente tedesco ha di recente sottoscritto con la Biogas Wipptal, unica realtà italiana del settore chiamata a identificare le migliori tecniche disponibili (BAT) nel settore della gestione degli effluenti dalla tenuta di bovini per la produzione di latte.

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