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Furti di nidi in Trentino, 10.000 esemplari rivenduti in tutta Italia: 7 arresti

Sette persone arrestate in seguito all'indagine del Corpo Forestale provinciale e dei Carabinieri

Rapiti dal nido e rivenduti come uccelli da richiamo, o da esposizione. E' partita dalla Guardia Forestale proviciale del Trentino l'operzione antibracconaggio portata a termine con la  collaborazione dei carabinieri di Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. L'operazione ha permesso di scardinare un'organizzazione dedita al commercio di uccelli, nati in libertà e ridotti in cattività, nel mercato nero del Nord italia. Sette le persone arrestate.

Un giro che avrebbe assicurato ai bracconieri cifre importanti: tra i 250 ed i 300 euro l'uno, per un totale di circa 10.000 esemplari. L'indagine ha preso le mosse dall'arresto di un bracconiere a Meezzolombardo nell'autunno 2018. Un'attività completamente illecita, fin dalle modalità con le quali i bracconieri si procacciavano la "merce" da rivendere, andando a prelevare direttamente i nidi da boschi e vigneti. Gli uccelli venivano poi messi in scatole di cartone e rivenduti in tutto il Nord Italia.

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