rotate-mobile
La recensione

Fatevi un regalo e andate a vedere "Storia di una Bella e una Bestia"

Uno spettacolo con quel pizzico di magia (del teatro) che non guasta mai

Andare a teatro è qualcosa che dovremmo fare tutti e che dovremmo fare più spesso; in particolar modo se c’è la possibilità di vedere uno spettacolo come “Storia di una Bella e una Bestia”.

In programma in questi giorni al Castello del Buonconsiglio, l’opera di Alessio Chiodini fa del concetto di less is more il suo punto di forza. Certo, l’idea e la scrittura risalgono ai tempi del Covid, quando era la normalità prevedere spettacoli con pochi attori. Ma proprio questo ha permesso di vedere la bravura degli attori in scena.

Giovanni Pelliccia istrionico narratore e padre della bella Belle, perdonate il gioco di parole, Alessio Chiodini autentico ed intenso nel ruolo della Bestia e Valentina Corti che, facendo il paragone con il live action della Disney, nella sua performance non ha nulla da invidiare ad Emma Watson. Anzi.

La nostra intervista con la Belle Valentina Corti

Nell’intimità della sala del principale castello trentino, i tre attori catapultano gli spettatori al centro di una trama intensa e concentrata, dove c’è molto (ma non tutto) della storia originale di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont; appunto, less is more. Tra fraintendimenti sul ruolo di Giovanna d’Arco e il pianoforte con un accento che la disneyana memoria affibbierebbe di più a un portacandele, la storia di amore puro tra la Bella e la Bestia è coinvolgente e vincente.

Soprattutto, è diversa rispetto alla narrazione di cartoni e film: più diretta, più forte, quasi percepibile a pelle. Potenza, o meglio, magia del teatro, non c’è altro da aggiungere. Un consiglio a chi è ancora dubbioso: prenotatevi un posto e andate a vedere questo spettacolo. Ne varrà davvero la pena.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fatevi un regalo e andate a vedere "Storia di una Bella e una Bestia"

TrentoToday è in caricamento