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Lupo, radiocollare al primo esemplare del branco che si muove tra Trentino e Veneto

L'obiettivo è sperimentare barriere virtuali per prevenire le predazioni sul bestiame

A un esemplare del branco di lupi che si muove tra Veneto e Trentino,  nell'area del Monte Grappa, per la prima volta è stato messo un radiocollare. È accaduto lunedì notte nel Vicentino, dove l'animale, una femmina, è stata catturata per l'apposizione del dispositivo satellitare che ne monitorerà tutti gli spostamenti.

La lupa è una femmina adulta del peso di 35 Kg, in buone condizioni, non allattante. Non appena catturata, secondo le modalità del protocollo di intervento approvato dall’Ispra e dal Ministero dell’Ambiente, l'animale è stata sedato per effettuare le misurazioni biometriche, i prelievi per la genetica e apporre il radiocollare.

Subito dopo l’esemplare la lupa è stata rilasciata: ora il radiocollare, mediante segnali Gps, consentirà di seguirne con regolarità comportamenti e spostamenti e di attivare, in via sperimentale, nuovi sistemi di allerta rapida, ogni qualvolta l’animale supererà le cosiddette ‘barriere virtuali’ per la sicurezza degli allevatori della zona.

Il monitoraggio del radiocollare rientra nel “Progetto sperimentale per la gestione proattiva del lupo in Veneto attraverso catture e telemetria satellitare”, finanziato con 150 mila euro dalla Regione Veneto, e affidato al gruppo lavoro messo in campo dal Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Sassari, con il coordinamento scientifico del professor Mario Apollonio.

Il branco sul grappa

Nell'area del Monte Grappa, è segnalata la presenza stabile di un branco dall’inverno 2016-2017. Qui il complesso lavoro di monitoraggio, appostamento e cattura ha avuto fortuna, anche grazie alla ridotta presenza di turisti e villeggianti.

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