L'arte libera la bellezza: fino al 7 febbraio
TRENTO - La mostra «L'arte libera la bellezza» promossa dal coordinamento di Libera Trentino e dalla galleria d'arte online Smartarea rimane aperta da lunedì 3 febbraio fino a venerdì 7 febbraio, con orario 18.00-20.00, presso il Cafè de la Paix, Passaggio Teatro Osele.
L'iniziativa nasce per sostenere il progetto «Amunì»: un percorso di partecipazione e co-responsabilità che coinvolge ragazzi che hanno avuto problemi con la legge nella minore età.
Il progetto «Amunì» è stato presentato, sabato 1 febbraio, all'interno di un dibattito sul tema della detenzione minorile e reinserimento sociale con Calogero Gangi, Girolamo di Giovanni (di Libera Palermo) e Pasquale Profiti (presidente ANM), proprio all'interno dello spazio espositivo messo a disposizione dal Cafè de la Paix.
Perché l'esposizione di opere d'arte. Il tema dell'arte è fortemente legato a quello della «legalità». La chiave di volta che unisce «arte» e «legalità» è il concetto di «cultura». Spesso, infatti, nel nostro quotidiano, sentiamo parlare di «cultura umanistica», di «cultura del lavoro», «cultura della legalità», e via discorrendo.
Dietro a un quadro, dietro a un'opera d'arte, e anche dietro a una performance teatrale o musicale, c'è quel concetto chiave che permette una vera «cultura della legalità». C'è, senza tanti giri di parole, il «lavoro di una persona», e in questo caso parliamo del lavoro di un artista, di una persona che attraverso una tela, un pennello e i colori, si mette quotidianamente in gioco in una continua ricerca ed evoluzione di se stesso.
Gli artisti di Smartarea in mostra.
Stefano Abbiati (Milano il 30 maggio1979) è stato finalista nel 2004 al Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana e nel 2005 al Premio GhigginiArte. Nel 2007 ha lavorato a New York come assistente del pittore Nicola Verlato. Ha trascorso il 2009 a Berlino per perfezionare la sua tecnica pittorica.
Al suo attivo ha già importanti personali: nel 2008,"Dialoghi tra comuni giullari" e "Viaggio molto teatrale ai bordi di una torre d'avorio", a Milano, curate rispettivamente da Luca Beatrice e Chiara Canali. A Milano nel 2010 è stata allestita "Mineralizzazioni", prodotta da Smartarea e cura da Gianluca Marziani. E' del marzo-maggio 2013 la mostra "Il Terzo" curata da Italo Bergantini.
Marco Grassi (Milano nel 1966) diplomato al Liceo Artistico e laureato in Architettura, espone dal 2000 ad oggi in diverse mostre personali e collettive. Nel 2004 è finalista al Premio Cairo, nel 2005 "Love me tender" nella Ex Chiesa di S.Pietro in Atrio a Como e "Seven …Every thing goes to hell" al Palazzo Pretorio di Certaldo (Fi). Nel 2006 "Allarmi 2. Il cambio della guardia" alla Caserma De Cristoforis - Como e "L'arte nell'uovo di Pasqua" al Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma.
Fra le esposizioni più recenti troviamo le personali del 2013: "The Gold Experience" - White Room - Capri; "IconKids" - Stella Mccartney Space - Milano/New York; "Icons" - Gallery Vavilon - Samara, Russia.
Mr.Wany (Andrea Sergio, Brindisi nel 1978) inizia il suo percorso artistico con il graffitismo a soli 12 anni, nel 1990 è già noto come Mr.Wany; lo pseudonimo con cui firma i graffiti sui muri della sua città.
In 20 anni di graffitismo raggiunge molti obiettivi, come vincere contest regionali, nazionali ed internazionali. Nel 2005 la sua notorietà esplode anche all'estero dove viene invitato a numerosi meeting ed esposizioni in Croazia, Germania, Inghilterra, Belgio, Danimarca, Romania, Grecia, Olanda, Austria, Spagna, Francia, Bosnia, Svizzera, U.S.A, Brasile, Argentina, Nuova Zelanda, Equador e Russia.
Dopo due mostre personali di largo successo e numerose collettive internazionali di alto profilo viene invitato ad esporre alla 54° ed la 55° Biennale di Venezia.