Islam tra politica e storia
Martedì 9 maggio 2017, ore 18.00
Sala degli Affreschi, Biblioteca Comunale di Trento
Ne discutono
Massimo Campanini e Margherita Picchi
Introduce
Simone Casalini
La parola “islam” è entrata nel discorso pubblico con un’accezione sostanzialmente negativa. L’islam è il nemico, il radicalismo politico, il terrorismo. Una cultura estranea ai valori occidentali. Questa narrazione, superficiale e insidiosa, ha finito con il comprimere la complessità di un’esperienza religiosa e politica.
L’intento dei volumi di Massimo Campanini e Margherita Picchi è quello di ricollocare l’islam in una dimensione di verità ricostruendo i profili di una religione e di una civiltà che sono parte integrante dell’Occidente.
Campanini ripercorre, in un’opera plurale, il pensiero politico islamico da Muhammad ai nostri giorni portando in superficie la ricchezza di un dibattito intellettuale che non ha ancora trovato un suo approdo certo. Picchi si muove sulle tracce di Sayyid Qutb, il pensatore egiziano giustiziato nel 1966 dal regime di Nasser, che i servizi di intelligence hanno indicato come il maggior ispiratore del jihad coevo. Rileggendone l’opera e la biografia emerge invece un autore lontano dai cliché, che aveva provato ad indicare in un moderno Islam, attento alle questione sociale, la grande alternativa al capitalismo e al comunismo.