"Deadman" Potron: profondo blues al Gulliver Pub
Classica One Man Band di campagna dotata di cassa, rullante e charleston a pedali, slide guitar, cigar box e voce suonate contemporaneamente, Diego Potron, in arte "Deadman" propone un repertorio prevalentemente fatto di spiritual tradizionali di fine Ottocento e canti afroamericani rurali in chiave trash blues. In breve una miscela di blues – quello dei portici col pavimento sconnesso, delle sedie a dondolo e dei reverendi che vaneggiano dell’apocalisse – e di rock che lambisce una sorta di psichedelia primordiale ma anche lo stoner dei Kyuss. Dal 2006 ha suonato più di di 500 concerti ”dalla Puglia più profonda al porto di Amburgo, sudando, sputando e sanguinando sempre, come se fosse l’ultima esibizione”. Dunque tutt’italia isole comprese, ma anche New Orleans ed importanti festivals quali Italian Blues River, Blues to bop a lugano, Rip it up festival a Gratz (A), Blues atour du zinc festival a Bouvais (F), Fraitag party a Zurigo (CH) e Trentino: ha partecipato infatti a SotAlaZopa edizione 2013. Nello stesso anno pubblica il suo primo lavoro solista, “Electrovoodoo”, per l’etichetta italiana Ammonia Records, che rappresenta a pieno una delle sue numerosissime esibizione. Ha aperto per artisti di fama internazionale come Clutch, Deltahead, Honkeyfingerm Washbour chatz & luti, Treves e Bob Log III.
Video: clicca qui...
Ascolta: clicca qui...
Facebook: clicca qui...