A Rovereto un appuntamento con i maestri brasiliani di capoeira, il gioco bandito
Arte marziale bandita, e quindi cammuffata attraverso il gioco, ma anche condensato di tradizioni orali e musica. A Rovereto il Campo de Mandinga dell'Associazione São Salomão
Arte del combattimento, canzone che accompagna una danza, arte marziale cammufata fin dai tempi in cui, bandita, dovette trasformarsi in qualcosa di più di una semplice tecnica di lotta, per sopravvivere. Quando si pensa al Brasile la mente richiama subito un pallone e l'inimitabile grido dei commentatori che sottolineano un goal, ma subito alle spalle del calcio il secondo sport più praticato nel Paese di Pelè e Ronaldo è la capoeira.
In Trentino questo particolare condensato di musica, fisicità e danza ha il suo riferimento, a partire dai primi anni 2000 nell'Associazione Capoeira São Salomão. Tramandare anche al di fuori del Brasile questa disciplina, che non a caso è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità, è la missione dell'associazione, che ha in programma, a Rovereto nel weekend del 16/18 marzo, un vero e proprio raduno per tutti gli appassionati italiani, e naturalmente per i tanti curiosi, con alcuni tra i "maestri" più conosciuti al mondo.
Mestre Aranha, nato a Recife poi trasferitosi a Roma, è da sempre l'animatore del gruppo trentino, all'interno del quale ha formato alcuni ragazzi diventati a loro volta insegnanti. Accanto a lui ci saranno i maestri brasiliani Mestre Poncianinho, insegnante a Londra; Mestre Plinio, dirttamente da São Paulo, autore di importanti brani che accompagnano la capoeira, e il Contramestre Boneco.
L'appuntamento si chiama Campo de Mandinga. La "mandinga" è la capacità di saper "mentire" attraverso la capoeira, combattimento cammuffato da gioco, come si diceva. O anche viceversa. E' il coraggio di sapersi mettere in gioco, un gioco che nasce come "gioco pericoloso", e questo è ben presente nella tradizione giunta fino ai giorni nostri, ma anche "l'intangibilità del capoeirista", la regola dichiarata del non voler colpire, la protezione.
Tutte le informazioni sul sito https://www.capoeirasaosalomao.it/