Capodanno cinese a Trento
Per la prima volta anche Trento festeggerà il Capodanno cinese. L'idea è del Centro Studi Martino martini, dedicato al gesuita trentino del '600 pioniere dei rapporti tra Cina e Occidente. La realizzaione è frutto della collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino e l'associazione Alteritas.
L'appuntamento è per venerdì 15 febbraioalle ore 15.30 ai giardini di piazza Dante. All'ombra della statua che celebra il padre della lingua italiana si terrà una delle più significative espressioni della cultura tradizionale cinese: la Danza del Drago e del Leone, inscenata dall'Italy Lion and Dragon Dance. L'evento ha il patrocinio del Comune e della Provincia autonoma di Trento.
La Danza del Drago e del Leone
La leggenda identifica il Leone originariamente come animale salvatore di villaggi infestati da mostri e di grandi disgrazie, poi come sinonimo di abbondanza, benessere, fortuna e prosperità, mentre il Drago, l’animale più sacro, era l’emblema stesso dell’Imperatore, emanazione divina e simbolo di forza e benevolenza. La sua leggenda nasce 5ooo anni fa, insieme alla cultura stessa del popolo cinese ed era è già molto popolare durante la Dinastia Sung (960-1279 A.C.) e si è mantenuta viva fino ad oggi. La maschera ed il corpo del Drago possono essere di vari colori: dorato, verde, rosso fiammeggiante o di colori differenti ed è paragonato all’onda del mare, fedele e naturale rappresentazione di un Drago celeste.
Il Capodanno cinese
Conosciuto in Cina anche come Festa di Primavera o capodanno lunare. La data sul calendario gregoriano è diversa di anno in anno, ma è sempre compresa tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. I festeggiamenti durano quindici giorni, sino alla festa delle Lanterne e ogni nuovo anno, secondo l’oroscopo cinese, prende nome da un animale in un ciclo di 12 che segue l’ordine in cui i 12 animali si sono presentati davanti al Buddha: il topo, il bue, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e il maiale.