Ballo al Savoy, musical o operetta?
Composta all'inizio degli anni Trenta dall'ungherese Paul Abrahm, Ballo al Savoy può essere considerata, sotto il profilo musicale, qualcosa di più di un’operetta. Oltre ai valzer, alle arie e ai duetti amorosi tipici di questo genere di teatro musicale, la partitura è ricca di ritmi sfrenati, dal tango argentino allo swing, con chiarissime allusioni e riferimenti al Musical che in quegli anni stava spopolando oltre Oceano.
Siamo a Nizza e nella Hall dell’Hotel Savoy si festeggia il ritorno dal viaggio di nozze del marchese Aristide e della sua sposina Maddalena. Ma un telegramma, inviato dall'avvocato al giovane nobiluomo, darà il via a una sequenza di equivoci ricchi di comicità irresistibile. Un’invenzione musicale felicissima, che occhieggia alla tradizione danubiana e nello stesso tempo a Broadway. Fra i brani più noti dell'operetta, il paso doble Canzon d'amore, il valzer inglese Il tuo maritin è con te, il fox-trot Quando il turco bacia e il tango Un rosso fior, un caldo cuor.
BALLO AL SAVOY
operetta di Paul Abraham
su libretto di A.Grünwald e Fritz Löhner-Beda
adattamento di Alessandro Brachetti per
Teatro Musica Novecento
ORCHESTRA “CANTIERI D’ARTE”
direttore STEFANO GIAROLI
CORO DEL TEATRO SOCIALE DI TRENTO
M.o del coro LUIGI AZZOLINI
CORPO DI BALLO ACCADEMIA
regia di ALESSANDRO BRACHETTI
scene e costumi, Artemio Cabassi
prima rappresentazione assoluta: Berlino, Metropol Theater – 1932