Arte e Teatro al Sociale con "Sorry, Boys"
Marta Cuscunà prosegue nel suo progetto artistico sulle “resistenze femminili” partendo dal presupposto che i generi sessuali sono in stretta e reciproca interdipendenza.
Lo spunto le viene da una “storia disturbante”, quella di diciotto ragazze di una scuola superiore americana, tutte under 16, che nel 2008 rimasero incinte contemporaneamente.
E in quell'anno il numero delle ragazze madri della scuola risultò quattro volte superiore alla norma.
Sorry, boys punta lo sguardo sul sistema-ospite in cui questa storia è nata e si chiede quale sia il contesto sociale adulto in cui questo progetto virale di maternità abbia potuto attecchire.
Chi sono i giovani padri e perché non vengono considerati adatti a prendere parte al patto? E come stanno oggi i giovani maschi? Che uomini adulti si preparano a diventare? Qual'è il modello di mascolinità in cui si riconoscono e a cui aspirano?
Perché, se è vero che una società sbilanciata al maschile inevitabilmente li favorisce, non è altrettanto scontato che quello stesso modello permetta loro di essere uomini felici. Uomini felici. Forse è anche di questo che hanno bisogno le donne.
SORRY, BOYS
Dialoghi sulla mascolinità per attrice e 12 teste mozze
Terza tappa del progetto sulle Resistenze femminili
Di e con: Marta Cuscunà
Progettazione e realizzazione teste mozze: Paola Villani
Assistenza alla regia: Marco Rogante
Disegno luci: Claudio “Poldo” Parrino
Disegno del suono: Alessandro Sdrigotti
Animazioni grafiche: Andrea Pizzalis
Costume di scena: Andrea Ravieli
Co-produzione: Centrale Fies
Con il sostegno di: Operaestate Festival, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia
Sostegno alla promozione: Laura Marinelli
Teste gentilmente concesse da: Eva Fontana, Ornela Marcon, Anna Quinz, Monica Akihary, Giacomo Raffaelli, Jacopo Cont, Andrea Pizzalis, Christian Ferlaino, Pierpaolo Ferlaino, Filippo pippogeek Miserocchi, Filippo Bertolini, Davide Amato
Un ringraziamento a Andrea Ravieli, Lucia Leo, Roberto Segalla e alle ragazze e ai ragazzi del Gender and Sexuality Group del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory