"Com'è ancora umano lei, caro Fantozzi", parole e musica con Anna Mazzamauro
Tornano "I Suoni delle Albere". Dal 2 al 6 luglio il parco delle Albere si trasforma in un palcoscenico erboso per musica e teatro. Il festival, ideato e proposto dall’associazione culturale "Il Vagabondo", sbarca per il terzo luglio consecutivo sulla distesa erbosa de “Le Albere Park”. Il programma prevede rinfrescanti serate di musica e teatro en plein air, a partire dalla serata inaugurale del 2 luglio, con protagonisti la splendida voce jazz di Simona Severini e il pluripremiato pianista, compositore e arrangiatore Enrico Pieranunzi; fino ad arrivare alla serata conclusiva del 6 luglio con lo spettacolo “Com'è ancora umano lei, caro Fantozzi” dell’indimenticabile signorina Silvani, l’attrice Anna Mazzamauro. La rassegna è uno dei numerosi e variegati appuntamenti dell’iniziativa “Trento Aperta”, del Comune di Trento, che vede l’estate della città popolarsi di coinvolgenti iniziative artistiche, culturali e sportive per tutti i gusti ed età.
La traccia della serata
Com'è ancora umano lei, caro Fantozzi. Parole e musica per Paolo Villaggio Scritto e diretto da Anna Mazzamauro. Musiche eseguite da Sasà Calabrese – Chitarra e Pianoforte. Produzione E20inscena.
“Mi sono sempre chiesta legittimamente che nome avesse la signorina Silvani, alla quale Paolo Villaggio ha regalato eternità e che io, da tramite riconoscente e in debito, ho contribuito a mantenere. Ho provato un elenco di nomi tra i più vintage: Alma, Ada, Ludmilla, Cunegonda, Tecla, Moira, Iris, Ersilia, Genoveffa, Miranda, Dorotea, ma se provate a mettere dopo ognuno di loro il cognome della Silvani non vi apparirà quell’immagine, quel grottesco e paradossale rosso sesso, quell’impasto di donna e di solitudine. Allora, poiché quella signorina mi appartiene di diritto e poiché i personaggi non nascono casualmente ma raccontano, nascondendoli con l’ironia, i nostri segni, i nostri umori, le nostre inclinazioni, il nostro animo, allora la Silvani sono io! Adesso provate a chiamare la Silvani con il mio nome. Anna Silvani. È perfetto. Allora come Anna Silvani soltanto io posso, con il mio nome e col suo cognome, raccontare Paolo raccontando Ugo. E leggeremo insieme il nostro incontro, il suo primo film, il mio divertente impatto con il cinema e via via vent’anni della nostra vita professionale a puntate, vent’anni di solitudine della Silvani che non aveva capito che Fantozzi fosse stato l’unico uomo ad averla veramente amata".
In caso di pioggia l'evento si terrà nel foyer del Palazzo delle Albere (accanto al Museo Muse).