Perché dovremmo occuparci dello Yemen? Una serata a cura di Amnesty International
Da tre anni esatti in Yemen è in corso una guerra catastrofica dal punto di vista umanitario. Anche l'Italia si sta rendendo complice di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale, fornendo armi all'esercito saudita, che bombarda indiscriminatamente la popolazione civile. Più di 22 milioni di persone nel paese hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria – eppure si tratta di un conflitto dimenticato. Della guerra in Yemen e delle responsabilità italiane si parlerà giovedì 5 aprile a Trento, in un incontro organizzato dal gruppo trentino di Amnesty International. Interverranno Paolo Bensi, attivista di Amnesty e conoscitore del patrimonio culturale dello Yemen, e Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia e della Rete italiana per il Disarmo, nonché collaboratore di Unimondo.
Il conflitto in Yemen vede scontrarsi un fronte appoggiato dall'Iran con una coalizione guidata dall'Arabia Saudita. Le vittime sono migliaia, in gran parte civili; persino le scuole, gli ospedali e i monumenti antichi vengono deliberatamente colpiti. Milioni di sfollati, epidemie di colera, e da ultimo l'esplodere della carestia: quella dello Yemen costituisce una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Tutti i partecipanti al conflitto si stanno rendendo responsabili di gravi violazioni del diritto umanitario e dei diritti umani.
L'incontro si inserisce in un ciclo di serate che il gruppo di Trento di Amnesty International sta dedicando a diversi paesi del mondo. Si terrà alle ore 20:30 presso la Sala conferenze della Fondazione Caritro in via Calepina 1 a Trento.