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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Vendemmia 2013: in ritardo ma la raccolta cresce del 29%

I Dati del Consorzio Vini del Trentino raccontano un'annata generosa, con una vendemmia iniziata in ritardo ma positiva soprattutto per la quantità: +29%. Maggiormente favorite dalla stagione le uve bianche, le sole varietà di chardonnay e pinot nero costituiscono il 60% del raccolto

Conclusa la vendemmia è tempo di bilanci per i vignaioli trentini. I primi dati sono forniti dal Consorzio Vini del Trentino, ente della Federazione delle Cooperative, che rappresenta 123 cantine sociali su tutto il territorio provinciale con quasi 7.500 viticoltori associati, ed il 95% delle DOC e delle IGTC. Il riscontro da parte del Consorzio è molto positivo per l'annata 2013. Un'annata particolare perchè il ritardo nella maturazione e quindi anche nella raccolta delle uve non si vedeva da anni, ma non costituisce un fattore negativo, almeno in termini quantitativi. Sono 1.366.416 i quintali di uva raccolti con un incremento del 29% rispetto all'anno precedente.

La stagione è stata più generosa con le uve bianche, che aumentano nel complesso del 34%, rispetto alle bacche nere (+15%). Le uve bianche con 1.019.291 quintali rappresentano il 74,6% della raccolta. Le varietà che rappresentano la parte più consistente della raccolta sono Chardonnay e Pinot grigio, uve che servono anche per fornire la base dello spumante, che rappresentano rispettivamente il 30,1% ed il 28,4% della raccolta. Ma l'autunno non è solo tempo di bilanci "in previsione", come da tradizione infatti il primo prodotto della vendemmia 2013 è già stato stappato: si tratta del novello di teroldego prodotto nelle zone della piana rotaliana, del quale sono già state messe in commercio 494.800 bottiglie. 

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