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Economia via sanzio

Repricing travestito da offerta: per il Garante nessuna scorrettezza

Per disattivare l'offerta è necessario modificare il piano tariffario: il fatto era stato segnalato dal CRTCU ma l'Autorità non vede scorrettezze

Si chiama "repricing", ovvero  una rivalutazione delle tariffe, sempre al rialzo, L'Autorità della Concorrenza e del Mercato non ha ravvisato alcuna scorrettezza nell'attivazione del servizio Tim Prime Go, precedentemente segnalato all'authority dalle associazioni di consumatori tra cui il CRTCU di Trento. "Sono stati molti i consumatori trentini che vedendo diminuire il credito della propria sim ricaricabile Tim si sono rivolti al CRTCU per avere chiarezza - spiega una nota dello sportello di via Sanzio -. Si trattava di addebiti per il servizio Tim Prime go che talvolta, facendo inconsapevolmente diminuire il credito residuo, hanno anche impedito il rinnovo dell’offerta prevista per il piano tariffario, provocando disguidi agli utenti".


"Tale offerta è stata presentata come una variazione del piano tariffario, ma a nostro  giudizio non è altro che l'attivazione di un servizio aggiuntivo il cui costo settimanale è di 49 centesimi a settimana - spiega il CRTCU - L'Autorità, però, ritenendo corretta la procedura di attivazione, in data 27 luglio ha deciso di archiviare la pratica, in quanto si tratta di un mero repricing e non dell'attivazione di servizi aggiuntivi. A tutti gli utenti non interessati a tale servizio non resta altro che chiamare il 409162 e passare ad un altro piano tariffario. Ricordiamo che i nostri uffici sono a disposizione dei consumatori per ulteriori informazioni in merito".
 

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