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Sait, i lavoratori in cassa integrazione ricevuti in Comune. Caramelle (Cgil): "Chiarezza sulle esternalizzazioni"

Lavoratori in Comune dopo il piano di 116 licenziamenti varato dal consorzio. Il sindacato: "Piano inaccettabile, non c'è nessun rilancio, solo tagli"

Sono stati ricevuti dal sindaco Andreatta nel tardo pomeriggio di ieri i lavoratori in cassa integrazione del Sait, il consorzio della Cooperazione trentina che ha varato il piano di licenziamenti ricorrendo, denunciano i sindacati, contemporaneamente ad esternalizzazioni per coprire un carico di lavoro che in realtà sembra crescere. A fornire manodopera esterna per il lavoro di magazzino è un'altra cooperativa, la Movi, la cui presidente, Marina Castaldo, è anche vicepresidente della Federazione della Cooperazione Trentina.

"Il piano di esuberi del Sait per numeri e impatto sociale non può lasciare indifferente la città, per questa ragione abbiamo chiesto al sindaco e al consiglio comunale di prendere una posizione - ha detto il segretario della Filcams Cgil Roland Caramelle -  Abbiamo chiesto dati sulle esternalizzazioni perché a fronte di un lavoro che non è calato abbiamo il timore che il personale in cassa sia stato sostituito con addetti esterni. Per noi non ci sono le condizioni per un così drastico taglio di posti di lavoro”. Dal primo cittadino, dalla presidente del Consiglio Lucia Coppola e dalla grande maggioranza dei consiglieri è arrivata piena solidarietà e richiesta di cercare tutte le soluzioni possibili per evitare i tagli.

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