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Economia

"Pericoloso impoverimento perdere le cooperative di credito trentine"

Lo ha detto Marina Castaldo, vicepresidente vicaria della Cooperazione Trentina, durante un appuntamento del Festival: "Si apre una nuova sfida con la riforma del credito cooperativo"

"Si apre una nuova sfida con la riforma del credito cooperativo: se il Trentino perdesse le cooperative di credito, spinte ad aderire ad un gruppo nazionale, ci troveremmo davanti un pericoloso impoverimento e sbriciolamento del patrimonio imprenditoriale cooperativo locale". Lo ha detto Marina Castaldo, vicepresidente vicaria della Cooperazione Trentina, nel corso dell'incontro 'Dove guarda l'economia civile', inserito nel programma del Festival dell'economia di Trento, organizzato dalla Federazione Trentina della Cooperazione, in collaborazione con Scuola di economia civile, cui ha partecipato anche l'economista Stefano Zamagni. 

Il modello economico cooperativo, è stato detto, svolge inoltre una funzione di contenimento delle disuguaglianze sociali. Nasce dal territorio e continuerà a vivere sul territorio. "Se la riforma del credito, voluta dal Governo, non terrà nel giusto conto le specificità del territorio, i rischi di una involuzione, di una regressione appaiono chiari - ha aggiunto Castaldo - avremo meno libertà generativa, meno bio-diversità imprenditoriale, meno democrazia economica, meno partecipazione di cittadini e di soci, meno autogoverno delle comunità".

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