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Economia Centro storico / Piazza Dante

Commercio: "Con l'emergenza c'è chi non paga la merce consegnata ad ottobre"

L'allarme dell'Associazione Grossisti, i sindacati: "Sicurezza per i lavoratori, ma occorre riaprire"

Riaprire dopo Pasqua, soprattutto in quelle aziende in cui, per modalità e spazi, il personale può lavorare in sicurezza. Lo chiede il presidente dell'Associazione Grossisti trentini Mauro Bonvicin in una lettera aperta al presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti.

Le richieste di riapertura arrivano da più parti, dopo oltre un mese di lockdown, e sono frutto di una situazione che, se prolungata, rischia di determinare la chiusura totale per molte aziende. Nel caso dei grossisti un altro problema va ad aggiungersi al crollo delle vendite: l'incertezza sui pagamenti pregressi.

"Tanti clienti - spiega Bonvicin - non si sono minimamente curati di concordare una soluzione sui pagamenti pregressi ma si sono limitati a mandare una semplice email comunicando che sono impossibilitati al pagamento delle fatture a causa del Covid-19. Tale comportamento va stigmatizzato poiché, pur essendo assolutamente conscio delle difficoltà di tutti , nascondersi dietro l'emergenza per non pagare chi ti ha fornito merce per tutto l'inverno non mi pare il comportamento più corretto".

I sindacati: "Priotità per la sicurezza dei lavoratori"

Da parte dei sindacati rimane altissima a guardia sulla sicurezza dei lavoratori in ogni comparto, compreso quello del commercio. Ma si fa largo anche l'idea che una riapertura debba essere prevista a breve per non far ricadere anche sugli operatori la crisi del mercato: "Se il miglioramento dei dati sui contagi nelle prossime settimane si consoliderà, come è auspicabile, è opportuno cominciare a ragione su una progressiva riapertura delle attività economiche. Molto dipende da quello che deciderà il Governo a livello nazionale leggendo i dati epidemiologici. C'è da guardare alla Cina che sta riaprendo le fabbriche ma che vede in alcune zone del paese il riacutizzarsi dell'emergenza. Insomma non sarà facile trovare il giusto equilibrio" si legge in una nota dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. 

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