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Economia Centro storico / Piazza Dante

Due trentini su tre pronti ad emigrare dopo la pensione

La pensione non riuscirà a garantire un'esistenza adeguata agli standard di oggi, ne è convinto il 41% dei trentini

Un tempo era il modo per garantirsi una vita serena, dopo la vita lavorativa, oggi sempre più persone guardano con timore a quello che ci sarà dopo lo stipendio: almeno 3 trentini su 10 guardano con estrema incertezza alla pensione, numero che sale a 4 quando la domanda è più specifica. La tua pensione sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato? Il 41% ha risposto negativamente, è quanto risulta da un sondaggio svolto in Trentino dall'Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare. 

Fra i principali timori, quelli di non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (40%) e anzi dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (36%), non poter sostenere le spese mediche di cui si potrebbe aver bisogno andando in là con gli anni (32%), o persino cadere in povertà assoluta (30%).

Come garantirsi dunque un'esistenza dignitosa dopo la vita lavorativa? Solamente il 23% vede nlla casa un "bene rifugio" per la vecchiaia. Meglio lasciare tutto ed andarsene, adeguare le condizioni esterne al valore della propria pensione, in un Paese dove la vita costi meno. Due trentini su tre (69%) sarebbero disposti ad andare a vivere all'estero per risolvere la qustione. 

Una percentuale simile, circa il 62%, preferirebbbe una revidenza complementarre: l 55% con un fondo pensione, il 34% con un piano individuale di risparmio e il restante 10% stipulerebbe una polizza assicurativa. Ciò che conta, dicono gli abitanti di Trento, è pensarci per tempo, fin da giovani (43%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (30%).
 

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