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Economia Grigno

Nerobutto: stabilizzati 84 dipendenti fino al 2020 grazie all'accordo con Trentino Sviluppo

L'azienda di Grigno "blinda" per cinque anni gli 84 dipendenti con un progetto da 3 milioni di euro in collaborazione con Università e Trentino Sviluppo

L’azienda Nerobutto, con sede a Grigno, attiva nel comparto della tinteggiatura e del restauro architettonico di edifici, si impegna a stabilizzare gli attuali 84 dipendenti garantendo a tutti il mantenimento del contratto a tempo indeterminato per i prossimi cinque anni, cioè almeno fino al 2020.  A fronte dell’impegno occupazionale Nerobutto potrà beneficiare di un anticipo di liquidità pari a 300 mila euro per il completamento dell’immobile e l’acquisto di linee produttive innovative necessarie alla realizzazione di nuove miscele concepite in modo specifico per il restauro architettonico.

L’azienda è infatti impegnata in un progetto di diversificazione produttiva che alla tradizionale attività di tinteggiatura e restauro degli edifici sta affiancando la produzione industriale di nuove miscele a base di calce per malte idrauliche deumidificanti ad elevata resistenza e durabilità, realizzate con materiali di riciclo e concepite in modo specifico per il restauro architettonico degli edifici. Si tratta di una nuova tipologia di prodotto, attualmente non esistente sul mercato, dove vengono offerte miscele cementizie che poco si prestano ad interventi di recupero di edifici storici ed artistici realizzati quando il cemento ancora non esisteva. I nuovi prodotti, che prevedono l’impiego di legante a base calce, stanno destando l’interesse degli operatori nazionali ed esteri del settore.


Il progetto, del costo complessivo di 3 milioni di euro entro il 2016, si articola in una ricerca sullo sviluppo delle nuove miscele condotta con il supporto dell’Università degli Studi di Trento, nella realizzazione di un immobile industriale e nell’acquisizione dell’impiantistica di processo per la produzione industriale delle nuove miscele. Trentino Sviluppo sta finanziando l’immobile industriale, è intervenuta nel 2013 con l’acquisto di un capannone dismesso per un valore di 800 mila euro, ceduto in leaseback alla stessa Nerobutto, e si appresta ora a finanziare la ristrutturazione dell’immobile per ulteriori 300 mila euro. 

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