Alta tensione al Muse: sindacati e coop ai ferri corti
Turni e monte ore il problema principale. L'agitazione è massima, la mobilitazione del personale dietro l'angolo
Cresce la tensione al Muse tra sindacati e cooperative sulle vicende che riguardano i lavoratori del museo delle Scienze del quartiere le Albere: la questione, come spiega FPCgil è relati alla “insostenibile condizione di estrema precarietà a cui i lavoratori sono sottoposti”.
Così la sigla: “La situazione non è assolutamente migliorata nonostante le richieste formali e per le vie brevi avvenute in questi anni". I sindacati hanno constatato, infatti, che ancora non viene garantito alle lavoratrici e ai lavoratori il monte orario settimanale previsto dal contratto, con un conseguente accumulo di debito orario.
La tolleranza, in parole povere, è pressoché finita. “L’incertezza dell’orario di lavoro, congiuntamente alla variazione costante del monte ore settimanale, in eccesso o in difetto, in deroga ad ogni previsione normativa e contrattuale pone i lavoratori e le lavoratrici in una condizione di assoluta precarietà, già più volte denunciata e rispetto alla quale i lavoratori non sono più disposti a sottoporsi” continuano i sindacati. Lo stato di agitazione è evidente e, ambienti vicini al sindacato, confermano che se le cose non cambieranno nel breve periodo la mobilitazione del personale sarà il passo successivo.