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Economia via segantini

Lavoratori del Progettone per salvare le piccole coop di montagna

Unanimità in Consiglio sull'impegno della Giunta a favore dei piccoli esercizi commerciali delle valli, ma la Cgil mette le mani avanti: "Deve essere una scelta ben ponderata"

Lavoratori del  Progettone in "soccorso" alle Famiglie Cooperative di montagna: l'ennesima soluzione per "salvare" i negozi alimentari dei piccoli comuni, in crisi da anni, arriva dal Gruppo Misto ed ha ottenuto il parere favorevole all'unanimità da parte del Consiglio provinciale. La Cgil tuttavia mette le mani avanti: "Pur condividendo la volontà di evitare il depauperamento economico e sociale delle comunità montane, non è questa la strada da percorrere. Impiegare questi operatori creerebbero problemi di concorrenza e di dumping contrattuale".

I lavoratori socialmente utili non possono sostituire le figure professionali dei negozi alimentari, ed la  possibilità di ricorrere a manodopera "conveniente" potrebbe, secondo il sindacato, creare più danni che benefici. Del resto l'unanimità del Consiglio provinciale sulla proposta è scaturita da una discussione tutt'altro che unanime: un consigliere del Gruppo proponente ha invocato altre misure come "togliere l’Imis e tagliare il costo della corrente elettrica, fornendo un tot di kilowatt gratis". Insomma, serve, oltre all'unanimità sugli intenti, anche un investimento altrimenti la situazione economica dei piccoli esercizi commerciali, importante presidio del territorio, resterebbe in buona sostanza la stessa. Insostenibile. 

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