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Economia Centro storico / Piazza Dante

Legge sul gioco d'azzardo? Sì, ma nel 2022

Approvata nella notte una proroga di 4 anni per la legge provinciale del 2015 che imponeva la distanza minima dai "luoghi sensibili"

Fatta la legge, trovata la proroga: si potrebbe declinare così un vecchio detto dopo l'approvazione questa notte in Connsiglio provinciale della proroga per l'entrata in vigore della legge sul gioco d'azzardo al 2022. La legge, approvata il 22 luglio 2015, mira "a limitare la diffusione del gioco e promuovere la prevenzione e il contrasto delle dipendenze da gioco e la cura della dipendenza patologica da gioco, anche se lecito".

In particolare una delle limitazioni contenute nel testo riguarda il divieto di installazione di dispositivi di gioco ad una distanza inferiore ai 300 metri da "luoghi sensibili", tra cui scuole, ospedali, strutture di accoglienza. Dopo le polemiche da parte delle associazioni di esercenti l'entrata in vigore, che avrebbe portato alla rimozione dei dispositivi presenti entro tale fascia, era stata prorogata al 2020, ora un'altra proroga di due anni, approvata all'interno della manovra finanziaria di fine legislatura, sposta il termine al 2022.

La proposta  di spostare l'entrata  in vigore porta la firma del consigliere di Forza Italia Bruno Bezzi, ed è stata accolta dall'aula. Plaude alla proroga l'Istituto Milton Fridman, autorevole ente di categoria che riunisce imprenditori liberali, intitolato al celebre economista, Nobel per l'Economia nel 1976. Gli imprenditori titolari di concessioni per gioco d'azzardo, del resto, si erano già ribellati alla legge impugnandola in forma ufficiale all'indomani dell'approvazione. 

"Questa proroga della scadenza concede altri due anni alle imprese per potersi adeguare alla normativa, ma con più probabilità consentirà nella prossima legislatura al Consiglio provinciale di presentare una nuova proposta di legge che tenga conto delle osservazioni degli esperti, di Asl e Azienda sanitaria trentine che hanno ribadito anche negli scorsi mesi quanto il proibizionismo sia nocivo anche per i giocatori d’azzardo patologici" si legge nel counicato dell'Istituto.

In poche parole la legge del 2015 viene bollata come proibizionista. Il fenomeno, spiega la nota, "è molto più complesso" e  questi 4 anni di proroga daranno il tempo necessario "per approfondire il tema senza nel frattempo uccidere l’offerta legale di gioco pubblico, operando quel proibizionismo che non fa che incentivare di conseguenza quella offerta irregolare, criminalità e gioco patologico". Nel frattempo videopoker, videolottery e slot machine rimarranno dove soono per altri 4 anni. 
 

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