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Edilizia, i sindacati: "La crisi è strutturale, dovuta all'eccessivo boom"

Cgil, Cisl e Uil: "Ma la crisi delle costruzioni in Trentino è strutturale e ha a che vedere con il boom che il settore ha vissuto fino al 2007. Quei livelli non saranno più raggiungibili. Per questo ora serve aprire un tavolo permanente"

"Più che gli stati generali dell'edilizia, quella di martedì 26 marzo è stata l'occasione per presentare gli interventi anticongiunturali per il sostegno al settore. Ma la crisi delle costruzioni in Trentino è strutturale e ha a che vedere con il boom che il settore ha vissuto fino al 2007. Quei livelli non saranno più raggiungibili. Per questo ora serve aprire un tavolo permanente di confronto tra Provincia e parti sociali dove condividere azioni di medio e lungo periodo che puntino all'innovazione delle imprese e al ricollocamento del personale espulso e che non potrà più tornare a lavorare nell'edilizia".
 
Con queste parole i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Gianni Tomasi, Fabrizio Bignotti e Maurizio Zabbeni lanciano un monito alla Provincia autonoma di Trento e alle organizzazioni datoriali. "Dopo gli annunci – ribadiscono unitariamente i sindacati – ora serve il confronto vero, quello più faticoso e con il quale non si conquistano le luci dei riflettori ma che è fondamentale per costruire il futuro equilibrato e solido di un settore tanto importante per l'economia locale. Con una duplice prospettiva: mettere al centro delle politiche di intervento i lavoratori e utilizzare la domanda pubblica per qualificare le imprese, evitando la logica del sostegno a pioggia". 

Per questo motivo Tomasi, Bignotti e Zabbeni richiamano le proposte contenute nel documento che Feneal Filca e Fillea hanno scritto unitariamente e consegnato a Provincia ed imprese. In particolare rilanciano la proposta di attivare la borsa lavoro per agevolare l'incontro tra domanda ed offerta, chiedono strumenti di formazione e riqualificazione del personale espulso dal mercato del lavoro dell'edilizia, reclamano sostegni al reddito per i lavoratori che hanno perso l'impiego, sostegono la necessità di introdurre la certificazione delle competenze acquisite sul posto di lavoro. "Gli stati generali – concludono i segretari di Feneal Filca e Fillea del Trentino – sono stati un punto di partenza. Ora dobbiamo condividere le direttrici del futuro sviluppo del nostro territorio nel suo complesso e del settore edile in particolare. Non c'è tempo da perdere". 

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